Bagno di folla a Belgrado per Novak Djokovic, atterrato nella capitale serba dopo essergli stato negato il visto per entrare in Australia e giocare a Melbourne. Dopo una sosta a Dubai, dove è atterrato all'alba di oggi, il tennista è ripartito ed è giunto al Terminal 2 dell'aeroporto Nikola Tesla intorno alle 12.30. Ad attenderlo giornalisti, forze dell'ordine e tanti tifosi.
Un eroe in patria tanto da aver fatto muovere il presidente della Serbia, Aleksander Vucic, che ha accusato l'Australia di aver messo in atto una "farsa piena di bugie". Ieri, la sua famiglia si era espressa via social con un comunicato stampa: "Quello che tutti dobbiamo fare, soprattutto noi come suoi familiari, è di mostrargli l`appoggio più forte di sempre. Dobbiamo aiutarlo a riconquistare energie, fiducia in questo sport, prima di tutto nel fairplay che in questo caso è mancato completamente - hanno detto - . Siamo orgogliosi di lui e della forza che ha messo in mostra e della lotta che ha condotto con dignità. Crediamo che da questa situazione uscirà più forte e che il tempo mostrerà quello che incontestabilmente lui ha sempre confermato finora, e cioè che è un grande campione e un grande uomo".
Intanto, la scritta "Nole, tu sei l'orgoglio della Serbia" è apparsa insieme ai colori della bandiera nazionale sulla Kula Beograd, la Torre alta 168 metri realizzata nel nuovo e moderno quartiere residenziale di "Belgrado sull'acqua", lungo il fiume Sava.