Jannik Sinner debutta agli Australian Open 2022 con una vittoria per 6-4, 7-5, 6-1 contro Joao Sousa. Non approdano invece al secondo turno dello Slam altri cinque italiani in gara: Gianluca Mager cede in tre set contro Andrey Rublev, numero 6 al mondo. Marco Cecchinato termina la propria avventura contro Kohlschreiber; Stefano Travaglia finisce ko da Roberto Bautista. Fuori Lorenzo Musetti e Andreas Seppi; passano De Minaur e Majchrzak.
Jannik Sinner supera in tre set abbastanza agevoli il portoghese Joao Sousa con il punteggio di 6-4, 7-5, 6-1 dopo poco più di due ore di gioco nel suo esordio agli Australian Open 2022. Avvio di match equilibrato. La prima svolta arriva nel sesto gioco, con Sinner che strappa il servizio all’avversario grazie a due ottimi vincenti prima con il rovescio e poi con il dritto. L’azzurro ha però un passaggio a vuoto nel nono game e subisce il controbreak; torna comunque subito avanti di un break e conclude il set in suo favore per 6-4. Nel secondo parziale Sinner ha due palle break nel sesto gioco, ma non riesce a sfruttarle e il set sembra scivolare via verso il tie-break. Invece, nel dodicesimo gioco, il numero 10 del mondo aggredisce in risposta ed ottiene il break, che gli vale il 7-5. La partita da quel momento è in discesa per l’azzurro, perché Sousa sparisce dal campo. Sinner domina e non lascia spazio all’avversario, ottenendo il break nel quarto gioco. Altro break nel sesto game e Jannik si invola comodamente verso il 6-1 finale.
Troppo forte Andrey Rublev per Gianluca Mager, sconfitto 6-3, 6-2, 6-2. Il match si apre con il break nel terzo gioco del russo, ma immediatamente il ligure riesce a replicare con il controbreak che porta al 2-2. Sembra poter esserci una partita equilibrata ed invece la testa di serie numero 5 strappa il servizio a Mager nel settimo e nono gioco, concludendo il primo set per 6-3. Nel secondo set Mager ha un buon avvio e resta anche attaccato al russo, ma nel sesto game Rublev, riesce a togliere la battuta all’azzurro, portandosi sul 4-2. Un nuovo break arriva nell’ottavo gioco con il russo che conquista anche la seconda frazione con il punteggio di 6-2. Il match si chiude in un terzo set dove Mager non riesce a sfruttare due palle break in apertura di terzo set e perde il servizio nel quarto game. Il numero 6 al mondo firma il 6-2 che fa calare il sipario sul match.
Marco Cecchinato viene sconfitto da Philipp Kohlschreiber 6-4, 7-5, 7-6(0) in 2 ore e 10 minuti di gioco. Il siciliano rimane in partita e attaccato alla contesa, ma senza mai dare l’impressione di poter davvero avere la meglio contro il 38enne tedesco. Il numero 95 al mondo non riesce a sfatare il tabù che lo vuole sempre eliminato al primo turno negli Slam che non siano il Roland Garros (dove è stato semifinalista nel 2018). Cecchinato soffre troppo in risposta nei primi due set e concede due break letali: uno proprio in apertura di partita e non più recuperato, l’altro sul 5-5 della seconda frazione (con tanto di doppio fallo e di racchetta disintegrata). Nel terzo set cerca la reazione, annulla quattro palle break e ha un set-point, ma non riesce a concretizzarlo e poi si deve inchinare al tie-break (senza tra l’altro marcare punti).
Stefano Travaglia termina ko contro il temibilissimo Roberto Bautista Agut. Lo spagnolo riesce a imporsi in quattro set col punteggio di 7-6(2), 6-4, 5-7, 6-1. Applausi per il marchigiano, che ha saputo comunque tenere testa a un veterano del circuito. Il numero 98 del ranking ATP mette in seria difficoltà il quotato numero 18 al mondo, lo costringe al tie-break nel primo set e s’impone in maniera autoritaria nella terza frazione, ma poi i crampi hanno fatto capolino e l’azzurro non può più nulla sul cemento outdoor di Melbourne. Dopo un primo set caratterizzato da un doppio break-contobreak e da un tie-break perso nettamente, Travaglia ha la tenuta fisica e mentale per ingarbugliare il gioco del suo avversario nel terzo set e prolungare la contesa. Nonostante gli eventi problemi fisici, l’ascolano resta in campo con grande caparbietà per onorare il match, ma non ha più i mezzi per contrastare l’iberico e la sconfitta diventa inevitabile.
Termina prematuramente, infine, anche l’avventura di altri due nostri connazionali a Melbourne Lorenzo Musetti viene steso Alex De Minaur 3-6, 6-3, 6-0, 6-3. Musetti fin dall’inizio manifesta problemi al servizio importanti, ma dall’1-3 infila una serie di 5 game a zero, approfittando di un de Minaur falloso e nervoso. Dal settimo game del secondo set, però, l’azzurro si spegne letteralmente, offrendosi ai colpi dell’australiano che archivia la seconda frazione sul 6-3. Non c’è gara nel terzo, chiuso con un bagel da De Minaur. Il toscano tiene botta all’inizio della quarta frazione, annullando due palle break. Il padrone di casa, però, si mette in modalità muro nel quinto gioco e il nostro portacolori non trova le soluzioni per incidere. L’epilogo è quello di un 6-3, con l’ennesimo turno al servizio perso da Musetti che quindi saluta Melbourne.
Andreas Seppi cade 6-1, 6-1, 7-5 in appena un’ora e 38 minuti di gioco contro Kamil Majchrzak. Diversi errori non forzati per l’azzurro nel primo set; il polacco ringrazia e si porta velocemente sul 4-0. Majchrzak continua a dominare e chiude agilmente il primo parziale. Le cose non cambiano nel secondo set. Seppi subisce il break in apertura e, come nel primo set, si trova costretto ad inseguire. Majchrzak continua la sua grande prestazione al servizio, mentre Andreas Seppi non riesce a trovare le giuste contromisure. Nel terzo parziale l’azzurro tiene la battuta fino al 5 pari senza concedere palle break. L’undicesimo game risulta essere quello fatale: il numero 107 al mondo ruba il servizio all’avversario e si va a prendere la vittoria.