Esperimento bocciato. Il primo turno di campionato all’insegna dell’autolimitazione della capienza negli stadi a 5mila spettatori decisa dalla Lega Serie A per due giornate ha evidenziato subito il paradosso della disparità che si è venuta a creare (quattro stadi sono rimasti semi-vuoti, mentre il Venezia con il cambio dei limiti ha addirittura potuto alzare la propria quota) e dunque verrà accantonato. Tutto lascia pensare che dal 6 febbraio la capienza negli stadi tornerà al 50%, con l'obiettivo di tornare al più presto al 100%, come sottolineato anche dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Una decisione che permetterebbe di 'salvare' il derby di Milano e che, curva epidemiologica permettendo, sembra quasi scontata, anche perché per tornare al 50% della capienza non sarà necessario un nuovo decreto perché la stessa legislazione in vigore non ha cambiato la soglia ed è stata la Lega di Serie A a fissare quella attuale.
Un altro turno di campionato a capienza limitata dunque e poi i tifosi torneranno sugli spalti. Con buona pace di quelli del Venezia, che potranno essere un po' meno di quelli che avrebbero potuto esserci contro l'Empoli (il 50% di capienza è leggermente inferiore ai 5mila spettatori).
VEZZALI: "STADI AL 50% SE SITUAZIONE MIGLIORA"
"Se tra un paio di settimane la situazione migliora allora si può ripartire dal 50% negli impianti all'aperto e dal 35% per i palazzetti, con la speranza di arrivare alla capienza totale quando si tornerà alla normalità". Lo ha detto il sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, a margine dell'evento "YES - Youth, Education and Sport" presso l'Acquario Romano.