INTER-EMPOLI 3-2

Coppa Italia, Inter-Empoli 3-2: Sensi manda i nerazzurri ai quarti ai supplementari

Il centrocampista che andrà alla Samp entra e decide la sfida dopo il 2-2 dei regolamentari

Sensi punisce l'Empoli: Inter ai quarti

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L’Inter batte l’Empoli e si qualifica per i quarti di Coppa Italia, ma il compito si rivela molto più complicato del previsto. Inter in vantaggio con Sanchez nel primo tempo, poi nella ripresa l’Empoli sorpassa i padroni di casa con Bajrami e autogol di Radu dopo un colpo di testa di Cutrone. Pareggio ristabilito al 90’ con una prodezza di Ranocchia poi nei supplementari il gol decisivo di Sensi appena entrato.

LA PARTITA
Non è mai un buon segno quando una squadra perde un giocatore dopo due giri scarsi d’orologio. È quello che succede all’Inter, nemmeno il tempo di capire bene di essere in campo e stop immediato per il Tucu Correa. Contrasto troppo ruvido di Romagnoli e smorfia di dolore per l’argentino, che lascia il campo in lacrime e lascia il posto ad Alexis Sanchez. Peggio di così non si potrebbe partire, ma è anche vero che a volte da una circostanza negativa nasce qualcosa di estremamente favorevole.

Sanchez, allora. Dentro il cileno senza riscaldamento, ma in questo periodo il Nino Maravilla sfida senza paura le leggi della fisica e della biologia. Trasforma in oro tutto ciò che tocca, tratta il pallone con una facilità che disarma. Ecco allora che è proprio Sanchez a portare in vantaggio la sua squadra con un volo libero e un colpo di testa perfetto che va a impattare il cross di Dumfries. Bello il gol e bella l’azione, di quelle che si solito l’Inter riesce a mettere in scena quando ha la squadra al completo, circostanza che in questo caso non si verifica.

Degli intoccabili c’è in campo solo Lautaro, che ha bisogno di giocare (e possibilmente di segnare), il resto di questa Inter è una combinazione inedita. Anche dopo che Sanchez si è alzato per entrare, fa impressione lanciare uno sguardo alla panchina nerazzurra dove stanno tre difensori di livello assoluto più Barella, Calhanoglu e Dzeko tanto per fare qualche esempio. Né in panchina né in campo è invece Brozovic e questo fa capire una volta di più quanto sia insostituibile il croato in una manovra che nella serata di San Siro non è quella delle ultime uscite. Nessuno tra Gagliardini, Vecino e Vidal ha caratteristiche che possano ricordare anche vagamente Brozo. Si cercano e si trovano altre soluzioni, ma non è mai la stessa musica.

È messo benino in campo anche l’Empoli in un primo tempo che si chiude con l’Inter avanti per 1-0. Andreazzoli manda comunque in campo una squadra ricca di qualità, con due attaccanti che hanno dato e daranno come Pinamonti e Cutrone, più la rivelazione Asllani alle loro spalle. Se la

gioca con coraggio anche in mezzo al campo, dove gli interisti non sempre hanno le distanze giuste tra loro e non sempre, per ovvi motivi, si trovano a memoria. In mezzo al campo i toscani se la giocano alla pari, sulle fasce c’è una prevalenza dei padroni di casa e non è un caso che proprio dall’iniziativa di un esterno (Dumfries) sia scaturita la giocata del vantaggio interista. Da lì all’intervallo, occasioni nitide solo con Dumfries (tiro deviato) e Lautaro (doppia conclusione ravvicinata respinta da Furlan), più qualche sporadica minaccia dalle parti di Radu.

Trovando il giusto compromesso tra le esigenze immediate il pensiero della prossima partita di campionato, Andreazzoli rivoluziona la squadra nell’intervallo, cambiandone tre in una volta sola. Ha capito che sulla qualità può provare a giocarsela così punta su Henderson e Ricci. I primi minuti della ripresa gli danno ragione, perché a parte un colpo di testa da due passi (alto) di Ranocchia, sono proprio i toscani a prendere il volante e a guidare secondo i loro ritmi.

Niente di che stupirsi se un’Empoli sempre più sicuro di sé va a prendersi il pareggio proprio grazie a uno dei suoi nuovi entrati, Bajrami. Una giocata delle sue, una conclusione di sinistro dal limite che finisce nell’angolino con precisione chirurgica. Tutt’altro che casuale, tutt’altro che un episodio isolato. Il gol del pari arriva al termine di un quarto d’ora giocato dall’Empoli in maniera perfetta, con il piglio della grande squadra e con una qualità che incanta.

Prova anche Inzaghi a cambiare la sua squadra, butta dentro Barella e Calhanoglu che però non entrano con la stessa efficacia degli avversari. Un paio di conclusioni nerazzurre, niente di che. Poi il delitto perfetto dei toscani. Prima Sacchi fischia un rigore per un fallo di mano inesistente di Dumfries, poi lo toglie ma non toglie entusiasmo all’Empoli che va in vantaggio con un colpo di testa di Cutrone che sbatte sulla traversa poi sul tacco di Radu e va in porta.

Visto che giocarsela con ordine e ragionamento non serve, l’Inter butta sul tavolo la carta del furore. Con Dzeko in campo attacca a testa bassa. Sembrerebbe tutto inutile ma quando sta per scadere il novantesimo il

colpo che raddrizza tutto è quello di Ranocchia, che in area avversaria si trasforma in attaccante e va a realizzare il 2-2 che spinge ai supplementari nonostante il brivido di un gol annullato a Sanchez per un fuorigioco di Dzeko.

Inzaghi chiede ai suoi di ritrovare equilibrio e ottiene ascolto. Il primo supplementare ricalca l’andamento del primo tempo, con un’Inter più sicura di sé stessa e più decisa nella ricerca della porta avversaria. Meno brillanti le ripartenze dell’Empoli, sicuramente provato da un secondo tempo giocato a mille all’ora. E a forza di stazionare davanti all’area avversaria, l’Inter passa di nuovo in vantaggio proprio alla fine del primo tempo supplementare. Il destro, preciso, è di Sensi entrato da poco, primo urlo di una stagione finora complicata e di uno spezzone di partita non meno difficile da scalare.

Riflessi appannati da una parte e dall’altra, poche emozioni popolano il secondo tempo supplementare. L’Inter esercita il possesso palla che in questa stagione le riesce quasi sempre in maniera fluida e utile, all’Empoli l’entusiasmo dei nuovi entrati non basta più. E quindi, con molta fatica più di quella che prevedeva e con l’aiuto di un giocatore come Sensi che ha già la valigia in mano, l’Inter passa il turno. La aspetta la vincente di Roma-Lecce, probabilmente una delle tante partite del cuore.

LE PAGELLE
Sanchez 7 –
C’era una volta un giocatore triste e scontento che entrava e usciva dal campo sempre a testa bassa, adesso c’è un folletto tarantolato che pennella giocate magiche e segna gol importanti. Però questa volta non basta.
Vidal 6,5 – Sembrava dovesse cimentarsi come regista, invece lascia questo compito a Vecino e fa il Vidal, recupera e riparte. Esce arrabbiatissimo perché sa di non meritare la sostituzione.
Dumfries 6 – Quando c’è da scatenarsi al galoppo è sempre pronto. Più veloce di chiunque, spesso anche molto lucido nel mettere in mezzo il pallone.
Furlan 6,5 – Primi minuti ufficiali in stagione e subito l’impatto con San Siro, serata che onora opponendosi come può alle numerose conclusioni avversarie.
Asllani 6,5 – Aveva dato segnali positivi nelle sue precedenti uscite, li conferma almeno in parte in questa serata milanese, inserendosi sempre con profitto tra le linee.
L. Martinez 6 – Periodo strano il suo, perché se da un lato sta dimostrando di sapersi mettere a disposizione della squadra anche in fase di non possesso, dall’altra deve ritrovare la precisione nelle conclusioni.
Dimarco 6 - Il suo allenatore continua a preferirlo come difensore centrale e il ragazzo sin adegua con diligenza, anche se così perde quel dinamismo che potrebbe essere molto utile.
Vecino 5 – Continua a dimostrarsi un estraneo rispetto al resto della squadra, non si capisce bene se sia dovuto alla sua responsabilità oppure a un rapporto deteriorato con l’allenatore.
Bajrami 7 – Comincia subito a disegnare giocate di qualità che danno fiducia alla squadra, quasi naturale che sia lui a segnare il gol dell’1-1.
Cutrone 7 – Primo tempo di grande sacrificio, poi nel secondo tempo si ripresenta molto più ispirato ed è proprio da un suo colpo di testa che nasce il gol del 2-1.
Ranocchia 6,5 – Soffre tantissimo per 90 minuti correndo dietro a Cutrone, poi proprio allo scadere si inventa un gol di quelli che un difensore segna una volta nella vita.
Sensi 6,5 – Tutti a chiedersi come mai entri in campo essendo già stato virtualmente ceduto alla Sampdoria. Diversi errori nelle prime giocate, poi ecco il gol del 3-2 che dà una svolta alla serata.

IL TABELLINO
INTER-EMPOLI 3-2
Inter (3-5-2):
Radu 6; D’Ambrosio 6, Ranocchia 6,5, Dimarco 6; Dumfries 6, Gagliardini 5 (32’ st Dzeko 6), Vecino 5 (19’ st Barella 6), Vidal 6,5 (19’ st Calhanoglu 5), Darmian 6 (19’ st Perisic 6); Correa sv (5’ pt Sanchez 7), L. Martinez 6 (pts Sensi 6,5). Allenatore S. Inzaghi 6. A disp.: Handanovic, Cordaz, De Vrij, Kolarov, Skriniar, Bastoni.
Empoli (4-3-1-2): Furlan 6,5; Fiamozzi 6 (26’ st Stojanovic 6), Viti 6, Romagnoli ,6 Marchizza 6 (40’ st Ismajli 6); Zurkowski 5,5 (1’ st Ricci 6,5), Stulac 6,5, Bandinelli 5,5 (1’ st Henderson 6,5); Asllani 6,5 (7’ sts Fazzini 5,5); Pinamonti 5,5 (1’ st Bajrami 7), Cutrone 7. Allenatore Andreazzoli 6,5. A disp. Vicario, Ujkani, Damiani, Tonelli, Rizza, Pezzola.
Arbitro: Sacchi
Marcatori: 13’ pt Sanchez (I), 16’ st Bajrami (E), 31’ st aut. Radu (E), 45’ st Ranocchia (I), 15’ pts Sensi (I)
Ammoniti: Vecino (I), Romagnoli (E)
Espulsi: -

LE STATISTICHE
L'Inter disputerà i quarti di finale di Coppa Italia per la 47a volta e per l'ottava stagione consecutiva.
Per la seconda stagione consecutiva, l'Inter si è qualificata ai quarti di finale di Coppa Italia attraverso i supplementari (vs Fiorentina in 2020/21): i nerazzurri hanno passato il turno in quattro delle ultime sei occasioni in cui hanno disputato i tempi supplementari in Coppa Italia.
Sono 20 i marcatori stagionali dell'Inter, più di ogni altra squadra nei cinque grandi campionati europei considerando tutte le competizioni.
L'Inter è imbattuta in 11 confronti di Coppa Italia contro l'Empoli, grazie a 10 successi e un pareggio - quella toscana è la squadra che i nerazzurri hanno affrontato più volte senza mai perdere nella competizione.
Alexis Sánchez è tornato al gol in Coppa Italia 4291 giorni dopo la prima e fino a questa sera unica volta: era il 21 aprile 2010 con la maglia dell'Udinese (vs Roma).
Alexis Sánchez ha contribuito attivamente a cinque reti nelle ultime sette presenze con la maglia dell'Inter in tutte le competizioni (quattro reti, un assist), tante partecipazioni quante nelle 25 precedenti (tre gol, due assist).
Denzel Dumfries è il secondo giocatore dell'Inter ad aver fornito almeno un assist in tre competizioni diverse in questa stagione (Serie A, Champions League, Coppa Italia), dopo Matteo Darmian (Serie A, Champions, Supercoppa).
Con la rete di Nedim Bajrami, l'Empoli ha segnato un gol contro l'Inter in Coppa Italia 33 anni, 11 mesi e 9 giorni dopo l'ultima volta (10 febbraio 1988, Giuseppe Incocciati).
Nedim Bajrami ha realizzato otto gol in questa stagione considerando tutte le competizioni, meno solo di Lorenzo Pellegrini e Mario Pasalic (entrambi nove) tra i centrocampisti del campionato italiano.
Tutti gli ultimi due gol di Andrea Ranocchia sono arrivati in Coppa Italia dall'80' minuto di gioco in avanti.
L'Empoli è stato eliminato in tutte le ultime cinque edizioni della Coppa Italia in cui è arrivato a disputare gli ottavi di finale, dopo essersi qualificato ai quarti in tre delle sei occasioni precedenti.

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