Potrebbe essere John McEnroe, uno dei tennisti più forti di tutti i tempi, il supercoach chiamato per aiutare la crescita di Jannik Sinner. "Sono disponibile a un lavoro part-time per aiutare Jannik Sinner a diventare un grande giocatore, anche se lo diventerà indipendentemente dal fatto che io lo alleni oppure no" le parole del 62enne statunitense, commentatore agli Australian Open.
"Ho detto a Riccardo Piatti che se vuole il mio aiuto per formare questo splendido giocatore italiano, per migliorarlo e aiutarlo a crescere, sarei ben felice - ha aggiunto -. L'ho visto allenarsi lo scorso anno durante lo Us Open ed è davvero una spugna".
Era stato lo stesso Sinner a creare grande curiosità con alcune dichiarazioni. "Il mio team è composto per il momento da Riccardo Piatti (il coach), Dalibor Sirola (preparatore atletico), Claudio Zimaglia (fisioterapista) e un'altra persona che non voglio svelare".
Mister X sembra proprio essere McEnroe, autentica leggenda del tennis mondiale. L'americano, oltre a essere stato numero 1 al mondo per quattro anni consecutivi, ha conquistato 77 tornei ATP in singolare e altrettanti nel doppio, 7 Slam di singolare, 9 in doppio e 1 in doppio misto. Leggendaria la rivalità con Bjorn Borg, così come i suoi comportamenti sul rettangolo di gioco, che lo mettono agli antipodi rispetto a Sinner, sempre calmo e pacato al limite del glaciale. SuperMac, invece, aveva un carattere a dir poco fumantino tanto da meritarsi l'appellativo di 'SuperBrat' (super moccioso).