La Corte d'Appello di Lisbona ha respinto il ricorso presentato da Rafael Leao per ottenere l'annullamento della decisione della Corte Arbitrale dello Sport, che aveva condannato l'attaccante del Milan a pagare 16,5 milioni di euro allo Sporting, in seguito alla risoluzione unilaterale del contratto, avvenuta nel giugno 2018 per l'aggressione subita dai propri tifosi all'interno del centro sportivo.
Come riportato dal portoghese 'Record', la richiesta presentata dal nazionale lusitano è stata respinta venerdì, quindi, resta valida la sentenza del TAS, che nel marzo 2020 aveva condannato "il giocatore a pagare allo Sporting l'importo di 16,5 milioni di euro (più interessi), a titolo di risarcimento per la risoluzione illegittima del rapporto di lavoro sportivo". La cifra in questione - più bassa rispetto ai 45 milioni della clausola rescissoria richiesti dal club portoghese - fu stabilita da un esperto appositamente nominato, che indicò il valore di un equo risarcimento tra 15 e 18 milioni di euro (da qui la scelta di 16,5 milioni).
Dopo la rescissione Leao si accasò a parametro zero al Lille, in Francia, dove giocò una stagione prima del trasferimento al Milan nell'estate del 2019 per 23 milioni di euro. Ora il calciatore può appellarsi in ultima istanza alla Corte Suprema, nella speranza di veder riconosciute le sue ragioni.