Maurizio Sarri non vuol sentire parlare di occasione sprecata dopo lo 0-0 interno contro l'Atalanta: "A loro mancavano tanti giocatori? A noi ne mancavano cinque, più due che ho ritrovato ieri. Quindi se a loro ne mancavano otto a noi ne mancavano sette - ha detto il tecnico della Lazio a Dazn -. L'aspetto positivo è che da un mese a questa parte stiamo in campo da squadra vera. Abbiamo anche fatto una bella fase offensiva, perché siamo arrivati con facilità sulla trequarti, con un bel palleggio. Ci sono mancati gli ultimi 20 metri, ma venivamo da una partita finita ai supplementari, in un momento in cui abbiamo spremuto gli stessi giocatori, soprattutto a centrocampo. L'abbiamo pagata in termini di brillantezza".
Per Sarri, dunque, il problema della squadra è stato soprattutto in fase di rifinitura e finalizzazione: "Abbiamo incontrato un avversario che, pur senza tanti giocatori, aveva la linea difensiva titolare. Abbiamo occupato poco l'area? Sì, ma abbiamo anche fatto fatica a saltare gli avversari nell'uno contro uno, per fare queste cose serve una gamba brillante, che noi non avevamo stasera. Però la squadra è corta, compatta, ha una supremazia territoralie marcata, se l'atteggiamento è qeusto siamo destinati a far bene".
Infine un commento su Felipe Anderson e sul suo momento no: "Ha un carattere molto particolare, molto sensibile. Ha meccanismi mentali molto diversi da altri. Questo è indubbio. Però fa un mestiere in cui se ne dovrebbe fregare di tutto e di tutti, un minimo di faccia tosta dovrebbe averla. Quando sentivo il pubblico che lo beccava ho pensato di sostituirlo, ma non l'ho fatto perché sapevo che lo avrebbe abbattuto ancora di più".