Mancini: "Giusto valutare Balotelli, ma non voglio promesse. Non siamo disperati"
Il commissario tecnico della Nazionale ha presentato lo stage di Coverciano, tre giorni per studiare nuovi innesti per i playoff di marzo
L'Italia di Roberto Mancini apre i lavori in vista dello stage di tre giorni a Coverciano per preparare al meglio i playoff Mondiali di marzo. Il Ct azzurro ne ha convocati 35 e, tra infortuni e indisponibili dell'ultimo minuto, il gruppo proverà ad apprendere il massimo possibile nei giorni di raduno. Intervenuto in conferenza stampa, Mancini ha presentato lo stage come un’opportunità di crescita: "Sono due allenamenti, oggi e domani e poi la partitina venerdì mattina. Proveremo un po' di situazioni tattiche differenti, sono due giorni non tanti".
Proveremo cose un po' differenti, forse è giusto anche valutare chi non veniva chiamato da tempo tipo Balotelli o altri. Questo stage può essere una buona cosa. La porta della Nazionale è sempre aperta a tutti. Se ci sono giocatori che possono aiutarci siamo ben felici di questo" ha spiegato Mancini sulla situazione Balotelli.
Mancini non si è di certo nascosto sull'apporto che Super Mario può dare agli azzurri: "A livello tecnico lui è sempre stato bravo, bisogna vedere come sta fisicamente. Noi lo abbiamo perso un po' di vista e vederlo dal vivo un paio di giorni può essere molto più utile. Poi un giocatore deve anche integrarsi in un gruppo già costruito, questo è un altro aspetto importante. È stato chiamato, così come gli altri. Siamo curiosi di rivederlo dopo un po' di tempo: va valutato in allenamento e va visto dal vivo per capire. Non mi deve promettere nulla, come io non devo promettere nulla a lui. Credo sia felice di essere qui e lo valuterò, tutto qui. È l'unico modo per poter vedere lui e gli altri. Se la disperazione è quella prima dell'Europeo, va bene... Forse quando siamo disperati diamo il meglio, quindi va bene, ma non credo sia questa una situazione di disperazione. Dal punto di vista del sistema di gioco possiamo valutare tante cose, ma anche senza Mario... Si può valutare di giocare con due punte vicine e due ali, ci sono cose che proveremo in questi tre giorni. Dovessimo cambiare qualcosa, non si stravolgerebbero comunque le nostre situazioni tattiche. Ci sono situazioni che possiamo cambiare, senza problemi".
Proprio sull'attacco il Ct ha poi sottolineato: "Sul centravanti, dobbiamo essere pronti a tutto: tra ottobre e novembre ci siamo trovati con tanti infortunati, spero di averli tutti a disposizione. Solo questo. Se li abbiamo tutti a disposizione sono abbastanza tranquilli".
Sui volti nuovi ha poi aggiunto: "Joao Pedro lo conosco per averlo visto giocare, è in Italia da tanti anni. Ha delle qualità tecniche importanti, è un giocatore bravo e se è qui ci può stare. Luiz Felipe mi piace sia qui, riteniamo sia un grande difensore e può avere un grande futuro nella nazionale italiana".
"È chiaro che ci fossero 3-4 giorni in più sarebbe meglio, altrimenti i calciatori arriverebbero sempre tra domenica e lunedì e poi il giovedì giochiamo" ha spiegato Mancini rispondendo a chi gli ha chiesto il proprio parere sul posticipare la giornata di campionato prima degli spareggi. Sulla scelta di Palermo ha poi svelato: "Sono state valutate tante situazioni, abbiamo cercato uno stadio dove potesse esserci entusiasmo e lì l'abbiamo sempre trovato. Il campo oggi è in buone condizioni, a marzo potranno essere ottime".
Mancini ha anche parlato di altri singoli: "Sensi è importante e ha grandi qualità, quando ha giocato con noi ha sempre fatto bene. Zaniolo è una grande mezz'ala d'attacco, continuo a pensare questo. Poi ha il fisico e la conclusione per giocare in attacco: vanno valutate tante cose, come mezz'ala d'attacco ci dà la possibilità di essere più forti nella fase offensiva. Scamacca? Abbiamo sempre creduto in lui. Ha qualità tecniche e fisiche, dipende da lui. Ora sta anche facendo gol con continuità e questo è importante per un ragazzo giovane. Tutto può essere, ci può stare che possa giocare. Dipenderà anche dalla condizione dei giocatori a marzo".
Sulla possibilità di giocare con una difesa a 3, il commissario tecnico si è sbilanciato: "Ci sono giocatori che giocano con moduli diversi nei propri club, conoscono i sistemi di gioco e non avrebbero problemi a cambiare. Dobbiamo trovare la soluzione migliore perché la prima gara, quella più importante, sarà con pochi spazi. Non credo che i ragazzi da questo punto di vista i ragazzi avranno problemi".