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Nba: Curry e Thompson affossano Brooklyn, ok Boston

Gli Splash Brothers superano i Nets di Irving, Miami ko contro Toronto dopo tre supplementari. Bene Philadelphia

© Getty Images

Gli ultimi 17 punti di Golden State, messi a segno da Curry e Thompson, valgono il successo degli Warriors contro i Nets di Irving (32 punti). La coppia Tatum-Brown segna 69 punti a New Orleans per la vittoria di Boston; Embiid ne mette altri 36 e Philadelphia resiste ai Kings. Miami perde contro Toronto dopo ben 3 supplementari. Sesta partita consecutiva sopra quota 30 per Morant nell’imposizione di Memphis su Washington. Dallas stende Indiana.

GOLDEN STATE WARRIORS-BROOKLYN NETS 110-106
Sono sempre loro: Steph Curry e Klay Thompson. Nonostante fatichino enormemente nei primi tre quarti, segnando appena 12 punti in coppia, nel quarto periodo del big match contro Brooklyn, però, gli Splash Brothers salgono di livello segnandone 23 in due, di cui gli ultimi 17 di squadra per chiudere la partita, combinando per la tripla del +4 realizzata da Thompson (16 punti) a 12 secondi dalla fine su assist di Curry (19+7+8). Kyrie Irving ce la mette tutta, segnando anche la tripla del -1 in una zona di campo simile a quella del tiro decisivo delle Finals 2016. I suoi 32 punti, accompagnati dai fischi dei tifosi di Golden State per le sue posizioni sul vaccino, non sono però bastati ai Nets, complici anche i 24 punti di Andrew Wiggins e i 17 di Jordan Poole.

NEW ORLEANS PELICANS-BOSTON CELTICS 97-107
Nessun problema per Boston, che dopo le due triple consecutive nel primo minuto di gioco con Jayson Tatum e Jaylen Brown non si fermano più. Tre vittorie nelle ultime quattro gare per i Celtics, che si godono non solo i 16 rimbalzi con 4 stoppate di Robert Williams, ma anche la quarta gara stagionale in cui Tatum e Brown vanno insieme sopra quota 30 punti. Il primo, in particolare, è il miglior realizzatore della sfida con 38 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, tirando 17/26 dal campo pur con 4/13 dalla lunga distanza. Estremamente efficiente anche la serata di Brown, che in 35 minuti segna 31 punti con 11/20 dal campo, 4/9 da tre e 5/7 ai liberi in una serata in cui Marcus Smart si limita a distribuire il pallone, servendo 12 assist per i compagni.

PHILADELPHIA 76ERS-SACRAMENTO KINGS 103-101
Philadelphia va sotto anche di 17 lunghezze nel corso del secondo quarto, salvo mettere la testa avanti nel quarto periodo resistendo al parziale di 8-0 con cui Sacramento conclude la partita. I Kings hanno avuto il tiro per vincerla con Harrison Barnes, ma la sua tripla non ha trovato il fondo della retina. Vittoria numero 14 nelle ultime 17 partite per i Sixers: Joel Embiid è ancora dominante e nel terzo quarto si sveglia segnando 17 dei suoi 36 punti finali, a cui aggiunge 12 rimbalzi e 6 assist, tirando tante volte dal campo (10/18) quante dalla lunetta (14/18). Assieme a lui ci soni i 16 di Tobias Harris e i 13 di Tyrese Maxey, decisivo nel parziale del quarto periodo per allungare definitivamente. Per gli ospiti, ci sono i 38 punti di un ottimo Tyrese Haliburton.

MIAMI HEAT-TORONTO RAPTORS 120-124 3OT
Toronto passa a Miami al termine di una battaglia lunga ben 63 minuti con tre supplementari. Sono le due triple realizzate da Fred VanVleet nel terzo overtime a chiudere definitivamente i giochi, dopo che Erik Spoelstra aveva tolto a Gabe Vincent una tripla decisiva da metà campo a pochi secondi dal termine del secondo overtime chiamando timeout per organizzare l’attacco. Il quintetto dei Raptors chiude tutto sopra la quota 19 toccata dal decisivo VanVleet (3/15 al tiro prima del 4/7 nei supplementari), guidato dai 33 di Gary Trent Jr., i 22 di Scottie Barnes, le doppie doppie da 21+13 di Pascal Siakam e da 20+14 di OG Anunoby. Agli Heat non basta la tripla doppia da 37 punti con 14 rimbalzi e 11 assist di un Jimmy Butler mai domo.

MEMPHIS GRIZZLIES-WASHINGTON WIZARDS 115-95
La straordinaria marcia di Memphis prosegue senza intoppi. Ja Morant è poi inarrestabile in questo periodo: sesta partita consecutiva sopra quota 30 punti chiudendo con 34 in 34 minuti, tirando 15/27 dal campo e 4/8 da tre punti; clamorosa la sua schiacciata al volo al termine di una sequenza partita da una stoppata di Desmond Bane sotto canestro, anche lui protagonista con 19 punti insieme ad altri quattro giocatori in doppia cifra (10 punti e 15 rimbalzi di cui 10 in attacco per Steven Adams). Quinta sconfitta consecutiva per Washington, a cui non servono i 30 punti di Kyle Kuzma e i 15 di Kentavious-Caldwell Pope per evitare l’ennesimo match in cui non sono riusciti a rimanere in corsa. Bradley Beal chiuyde con più assist (12) che tiri tentati (2/11) per appena 9 punti.

DALLAS MAVERICKS-INDIANA PACERS 132-105
Indiana riesce a malapena ad arrivare all’intervallo sotto solo di 10 lunghezze, ma crolla nel secondo tempo e viene travolta da Dallas nella serata del primo ritorno di coach Rick Carlisle. Ai Pacers non bastano i 22 punti di Duane Washington Jr. e i 21+15 di Domantas Sabonis per evitare la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. Luka Doncic riserva al “nuovo” allenatore un regalo da 30 punti e 12 assist con 12/21 al tiro e 4/9 da tre, accompagnato dal massimo stagionale di Reggie Bullock (23 con 8/11 al tiro) e altri quattro compagni in doppia cifra, pur con Porzingis uscito dopo 12 minuti per un problema al ginocchio. Quarta sconfitta nelle ultime cinque gare per Indiana, rendendo di fatto inutile la loro seconda metà di stagione.

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