Nella notte Nba Phoenix conquista la decima vittoria di fila completando la rimonta su San Antonio. Per il resto, perdono tutte le pretendenti al titolo. Il ko più pesante è quello di Milwaukee in casa contro Denver (-36); ci sono poi quelli di Utah con Minnesota (tripla doppia per Towns), Cleveland con Detroit (tripla doppia per Cunningham) e Dallas con Orlando (inutile la tripla doppia di Doncic). Lakers travolti da Atlanta di Trae Young (4 punti di Gallinari).
PHOENIX SUNS-SAN ANTONIO SPURS 115-110
I vicecampioni in carica di Phoenix soffrono più del previsto, ma alla fine rimontano e battono una combattiva San Antonio, inventandosi un ultimo quarto da 36-19 per rimontare e battere dei combattivi Spurs. Gli Spurs, infatti, iniziano l’ultimo periodo avanti di 12 punti grazie ai 24 di Doug McDermott e i 22 dalla panchina di Lonnie Walker, ma vengono travolti da un parziale di 14-0 a cui non riescono più a rispondere. In un quintetto tutto in doppia cifra, Chris Paul dirige l’orchestra sfiorando un’altra tripla doppia da 20 punti, 8 rimbalzi e 19 assist (massimo stagionale in NBA) in poco meno di 40 minuti di gioco, ispirando i 28 punti di Devin Booker e i 26 con 11/16 al tiro di Mikal Bridges. Per i Suns si tratta della decima vittoria consecutiva, salendo a 40 in stagione.
MILWAUKEE BUCKS-DENVER NUGGETS 100-136
Denver rifila ai campioni in carica di Milwaukee (e sul loro campo) ben 36 punti di scarto senza mai rischiare per tutto il secondo tempo. Nella sfida tra gli ultimi MVP della lega, Giannis Antetokounmpo termina con 29 punti (22 nel primo tempo), ma è Nikola Jokic a vincere il duello. Il serbo è riuscito a ispirare la fenomenale serata al tiro dei suoi (23/43 dall’arco, 53.5%) pareggiando il suo massimo stagionale con 15 assist, a cui ha aggiunto 18 punti e 9 rimbalzi in appena 28 minuti di gioco. Ad accompagnarlo ci sono i 24 punti di Aaron Gordon, i 18 di Monte Morris, i 15 di Will Barton, i 14 dell’ex Bryn Forbes e i 13 di Bones Hyland per la sesta vittoria nelle ultime sette partite, pareggiando il massimo stagionale per assist a quota 39.
MINNESOTA TIMBERWOLVES-UTAH JAZZ 126-106
Utah arriva all’undicesima sconfitta nelle ultime 13 partite (di cui le ultime cinque consecutive). Senza Mitchell, Gobert e coach Snyder, entrato nel protocollo anti-Covid, Utah perde anche Joe Ingles per un infortunio al ginocchio che potrebbe rivelarsi particolarmente grave, in attesa della risonanza magnetica. Agli ospiti non servono così i 23 punti di Bojan Bogdanovic e i 22 di Mike Conley. Minnesota si gode invece una delle migliori prestazioni stagionali di Karl-Anthony Towns, che firma la sua prima tripla doppia ai 30 punti della carriera chiudendo con 31, 11 rimbalzi e 10 assist, segnando 10 dei 17 tiri tentati con 3/4 da tre e 8/9 ai liberi, accompagnato dai 22 dalla panchina di un perfetto Jaden McDaniels (9/9 al tiro con 3 triple a segno).
DETROIT PISTONS-CLEVELAND CAVALIERS 115-105
Dopo il 15-0 di parziale con cui comincia la partita, Cleveland si fa sorprendere da Detroit nel quarto periodo, perdendo comunque soltanto per la seconda volta nelle ultime dieci partite. Non servono i 24 punti di Darius Garland e i 18 di Evan Mobley, complice un attacco che segna solo 6 punti negli ultimi 9 minuti di partita. S’interrompe a quattro la striscia di sconfitte consecutive dei Pistons, che si godono la tripla doppia del loro gioiello più pregiato Cade Cunningham. La prima scelta assoluta dell’ultimo Draft guida i suoi con 19 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, ispirando i 31 punti di Saddiq Bey e i 19 di Frank Jackson dopo che nel primo tempo aveva chiuso senza punti e un pessimo 0/10 al tiro (6/21 alla fine).
ORLANDO MAGIC-DALLAS MAVERICKS 110-108
Anche Dallas si fa sorprendere da una delle peggiori squadre dell’Nba: gli Orlando Magic sono capaci di vincere due partite consecutiva solamente per la seconda volta in tutta la stagione. È il sottomano di Franz Wagner a 54 secondi dalla fine a spezzare la parità, con i Mavs incapaci di operare il controsorpasso con l’errore dall’arco di Maxi Kleber a pochi secondi dalla fine. Ai texani non basta la settima tripla doppia stagionale (43esima in carriera, raggiunto Fat Lever al 10° posto ogni epoca) di Luka Doncic, autore di 34 punti, 12 rimbalzi e 11 assist per dare una chance ai suoi. Dallas, priva di Porzingis alle prese con un infortunio al ginocchio, manda altri cinque giocatori in doppia cifra, tra cui i 15 di Jalen Brunson e i 14 di Marquese Chriss.
ATLANTA HAWKS-LOS ANGELES LAKERS 129-121
Atlanta recupera la doppia cifra di svantaggio contro i Lakers e conquista il settimo successo di fila, utile per rilanciare le proprie ambizioni playoff, approfittando dell’assenza dell’infortunato LeBron James. Il protagonista nel finale è Trae Young, che chiude con 36 punti, 12/22 al tiro, quattro triple e 12 assist a referto, imbeccando a meraviglia un Onyeka Okongwu da 16 punti con 8/9 dal campo in uscita dalla panchina e un John Collins da 20 punti e 11 rimbalzi con 10/13 complessivo. Incide poco invece Danilo Gallinari che chiude i 24 minuti trascorsi sul parquet con soli 4 punti a referto, 1/5 al tiro, 5 rimbalzi e un paio di recuperi. Non basta ai Lakers un Malik Monk ispirato da 33 punti e 8/14 dall’arco, conditi con 10 rimbalzi. Inutili anche i 27 punti di Anthony Davis.
CHICAGO BULLS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 130-116
Terza vittoria nelle ultime quattro per Chicago, che gioca una delle migliori prove offensive della stagione e chiude con 130 punti e oltre il 55% al tiro a referto. Merito dei 24 punti e 14 rimbalzi di Nikola Vucevic, imbeccato spesso e volentieri da un DeMar DeRozan che ne aggiunge 23 con 10 assist. Bene anche Zach LaVine (20 punti) e il rookie Ayo Dosunmu, abile direttore d’orchestra (11 assist). Si ferma ancora invece Portland, decima forza a Ovest con due gare di vantaggio su San Antonio e al terzo passo falso nelle ultime quattro. Non basta un ispirato Norman Powell da 22 punti e 5/6 dall’arco, a cui si unisce soltanto CJ McCollum che chiude con 29 punti e ben 23 conclusioni dal campo. Incide poco sotto canestro Jusuf Nurkic: 11 punti per lui.
CHARLOTTE HORNETS-LOS ANGELES CLIPPERS 90-115
Vittoria rotonda e importante in trasferta dell’altra squadra di Los Angeles: match equilibrato per trequarti di gara, ma è l’ultimo periodo a fare la differenza. I Clippers dominano nella ripresa, spazzano via Charlotte dal parquet e passano in trasferta grazie ai 19 punti a testa di Brandon Boston Jr. e Reggie Jackson (che aggiunge anche 5 assist e le giocate decisive nel parziale che riporta gli ospiti sul 50% di vittorie). Gli Hornets si aggrappano ai 23 punti e 10 assist di LaMelo Ball, ma non riescono a evitare la terza sconfitta nelle ultime cinque, condannati dal contributo delle riserve: 62-21 il bilancio dei punti in favore dei Clippers.