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Pagelle calciomercato: Juventus da 9, Inter a ruota. Milan fermo

Mourinho accontentato in parte dalla Roma. Napoli, serviva qualcosa in più. Coraggio Genoa, rivoluzione Salernitana

di Enzo Palladini

© Getty Images

Chiuso anche questo mercato, nel segno indelebile della Juventus, che con l'acquisto di Vlahovic ha battuto tutti i record della sessione invernale. Grandi colpi in entrata ma anche in uscita per il club bianconero, piccoli aggiustamenti per tutte le altre grandi tranne il Milan, fermo alla necessità non soddisfatta di avere un difensore in più. Genoa e Salernitana hanno fatto molto, per ora a livello numerico. 

ATALANTA 6 – L’arrivo di Boga consente a Gasperini di aumentare il numero di soluzioni sugli esterni offensivi, giusto il tempo di consentire al nuovo arrivato l’adattamento alla nuova situazione. Mihaila è una richiesta specifica di Gasperini, da verificare viste le difficoltà delle ultime due stagioni. Balsamo per il bilancio la cessione di Gosens, ormai fuori dal progetto del Gasp.

BOLOGNA 5,5 – Mercato meno creativo rispetto al recente passato. Su Aebischer fanno riflettere le parole dell’amico e connazionale Dzemaili: “In Italia non puoi essere subito un protagonista, all'inizio ti studiano al millimetro e in Serie A non ti consentono di fare troppi errori. Per lui diventa essenziale capire come funziona il calcio italiano". Ossia: tutto da vedere. Kasius è una promessa da verificare.

CAGLIARI 6 – C’era da fare un po’ di chiarezza sul reparto difensivo e Giulini ci è andato deciso, liberandosi dell’ingaggio pesante di Godin e di un Caceres ormai ai margini del progetto. Gli arrivi di Lovato e Goldaniga hanno cambiato volto al reparto arretrato e quello di Baselli ha accontentato la richiesta di Mazzarri a centrocampo. Adesso occorre capire con quali motivazioni ripartirà Nandez e quali miglioramenti verranno apportati in chiave salvezza.

EMPOLI 6,5 – La squadra, nel suo piccolo, era già un esempio di efficienza tecnica e tattica. Magari mancava un pochino di esperienza a centrocampo, garantita dall’arrivo di Benassi dalla Fiorentina. Operazione che va a bilanciare la cessione di Ricci al Torino, decisamente vantaggiosa dal punto di vista economico. Utile alla causa di Andreazzoli potrà essere anche l’arrivo del duttile Verre dalla Sampdoria. Da scoprire il giovane centrocampista Kaczmarski. Bel colpo anche trattenere Pinamonti che aveva molte richieste. Tutto da scoprire l’acquisto dell’ultima ora Liberato Cacace, terzino sinistro.

FIORENTINA 6 – Il voto nasce dalla media tra il mercato in uscita (7) e il mercato in entrata (5). Perché è decisamente vero che era impossibile vendere Vlahovic a condizioni migliori di quelle ottenute dandolo alla Juventus, ma è anche vero che i tre attaccanti arrivati a Firenze, cioè Ikonè, Piatek e Cabral, per una ragione o per l’altra devono dimostrare di essere dei buoni affari.

GENOA 6,5 – Il coraggio va premiato e il nuovo assetto societario della società rossoblù sta dimostrando di averne tantissimo, con la scelta in primis del nuovo allenatore Blessin. I nomi che sono stati scelti per rinforzare la squadra hanno caratteristiche precise: sono degli emergenti che arrivano da realtà alternative, non più dei nomi noti con ingaggi ingombranti. Da Hefti e Ostegard sono già arrivate risposte molto incoraggianti, ora bisogna capire il vero valore della squadra quando questa sarà assemblata completamente.

INTER 7 – Se Gosens fosse pronto per giocare immediatamente, varrebbe almeno un voto in più. Prenderlo ora è una scommessa con ottime possibilità di essere vinta, ma pur sempre una scommessa. Con l’arrivo di Caicedo (da rimettere in forma dopo un periodo di scarso impiego), Simone Inzaghi ha anche un amuleto in più che non fa mai male, un jolly da giocare negli ultimi minuti. Interessanti le basi gettate per arrivare a giocatori come Scamacca e Frattesi nella prossima sessione estiva.

JUVENTUS 9 – Serviva un grande numero 9 e quel numero 9 è arrivato, anche se per questa stagione dovrà giocare con il 7. L’arrivo di Vlahovic è qualcosa di mai visto – almeno in Italia – nel mercato invernale, ha frantumato tutti i record e tutti i luoghi comuni legati a questo mercato così particolare. Centrati quasi tutti gli obiettivi in entrata e in uscita, con una vera rivoluzione a centrocampo e con l’investimento su Federico Gatti per la prossima stagione. L’arrivo di Nandez poteva portare alla perfezione, ma non si può avere tutto.

LAZIO 6 – Sufficienza strappata proprio negli ultimissimi minuti con l'arrivo di Jovane Cabral dallo Sporting Lisbona, operazione che consente a Sarri di avere un'alternativa in più in attacco dopo che è fallita la lunghissima trattativa per arrivare a Miranchuk dell'Atalanta. Intanto Sarri si è visto svuotare parzialmente lo spogliatoio con la cessione di alcuni giocatori in sovrannumero, tipo Muriqi, Vavro, Escalante e Jordan Lukaku

MILAN 5 – D’accordo, si è pensato al futuro. È stato preso il bomberino Lazovic, tutto da costruire e tutto da verificare nel mondo degli adulti. Però gli ultimi mesi hanno raccontato di una squadra forte dal punto di vista dei titolari, con qualche limite numerico soprattutto in difesa. Trattative ne sono state avviate tante, ma alla fine non è arrivato nessuno e tra i tifosi un po’ di malumore è stato evidenziato. Adesso tocca a Pioli dimostrare che le scelte societarie sono state azzeccate.

NAPOLI 5,5 – La logica è stata: esce uno, entra uno. Così la partenza di Manolas è stata bilanciata dall’arrivo di Tuanzebe, al momento si direbbe abbastanza azzeccato. Adesso Spalletti dirà certamente che va bene così e che il mercato non lo ha mai entusiasmato soprattutto a gennaio. Però un terzino sinistro gli avrebbe fatto comodo, magari l’anticipo dell’arrivo di quel Mathias Olivera del Getafe che invece arriverà solo nella prossima stagione.

ROMA 6,5 – Mourinho aveva fatto sapere che gli sarebbe piaciuto cambiare moltissimo all’interno della sua squadra, è stato accontentato in parte, perché Sergio Oliveira e Maitland-Niles sono stati due arrivi graditissimi all’allenatore però forse non hanno soddisfatto al cento per cento le aspettative del vate di Setubal. Buon lavoro è stato fatto in fase di uscita, con la cessione di alcuni giocatori in sovrannumero.

SALERNITANA 6,5 – Se ci si dovesse basare sul numero di affari fatti, il voto sarebbe altissimo. Walter Sabatini si è divertito in questa finora breve avventura in Campania, ha sfruttato tutte le sue conoscenze per regalare a Colantuono qualche speranza in più. Però è chiaro che tutte queste novità avranno la necessità di essere assemblate e questo non è un dettaglio da poco. Per il momento il voto premia la fantasia e il coraggio della nuova proprietà, che se non altro ci sta provando.

SAMPDORIA 6 – Il colpo delle ultime ore, Supryaga, ha tutta l’aria di nascere da richieste precise formulate dal nuovo tecnico Marco Giampaolo. Adesso è proprio lui a diventare il vero ago della bilancia. In genere si dice che Giampaolo sia un allenatore di quelli che hanno bisogno di tempo per imporre le proprie idee a un gruppo, stavolta il tempo non c’è, c’è invece la necessità di uscire al più presto da una situazione di classifica che si sta facendo preoccupante. Il club blucerchiato non è riuscito a vincere le resistenze di Castillejo, per il quale il Milan aveva dato l’okay. Ed è andata male anche per Defrel.

SASSUOLO 6,5 – La grande forza di questo club è la capacità di programmare sempre sulle lunghe durate. Ecco allora che dopo aver detto no a tutti per la cessione immediata di Scamacca e Raspadori, Giovanni Carnevali ha preso già il sostituto del secondo, Luca Moro, provando (per ora inutilmente) a gettare le basi per il sostituto di Scamacca, Lorenzo Lucca. Ottima l’operazione di cessione di Boga, tutto lascia pensare che sia una buona scelta anche il suo sostituto Ceide, arrivato dal Rosenborg.

SPEZIA senza voto – Per Riccardo Pecini e per gli altri dirigenti liguri, questo mercato praticamente non è esistito visto il blocco imposto dalla Fifa (per fatti contestati alla vecchia proprietà). La squadra è uguale a prima, l’allenatore Thiago Motta ha resistito a tutte le bufere possibili e immaginabili rimanendo al suo posto.

TORINO 6 – Sfortuna ha voluto che Fares si infortunasse subito dopo essersi messo a disposizione del suo allenatore Juric. L’acquisto ottimo è quello di Ricci, che nell’Empoli ha dimostrato di essere un regista di elevatissimo spessore. L’operazione Pellegri è una scommessa dopo l’esperienza tutt’altro che esaltante al Milan, ma può essere che il ragazzo lavorando gomito a gomito con il padre team manager trovi finalmente la sua collocazione definitiva.

UDINESE 5,5 – Sta vivendo una stagione un po’ anonima e forse un paio d'innesti “fantasiosi” avrebbero dato un po’ di lustro a questa squadra, che ha iniziato la stagione con Gotti e sembrava essersi rivitalizzata all’inizio dell’avventura di Cioffi. Pablo Marì è un rinforzo per la difesa che può rivelarsi utile, Benkovic è un acquisto in prospettiva futura.

VENEZIA 6 – Sufficienza sulla fiducia guardandosi indietro, con la considerazione che i molti ragazzi sconosciuti acquistati in estate hanno dato risposte interessanti in questa prima parte del campionato. L’unico nome molto conosciuto è quello del portoghese Nani che è partito abbastanza bene, gli altri sono nomi tutti da verificare.

VERONA 6 – Finora è una macchina che funziona bene, almeno da quando al volante c’è Igor Tudor. Le operazioni di questa fase di mercato sono state tutte portate avanti su un piano secondario.  Il polacco Praszelik è una grande scommessa dell’allenatore e per questo andrà seguito con attenzione, mentre a onore del club veneto va detto che le tentazioni per Casale erano molto forti.