il caso

Lazio, Sarri infuriato per il mercato: il rinnovo torna in bilico

Il tecnico aveva indicato quattro colpi e chiedeva programmazione e invece Cabral è arrivato quattro minuti prima della chiusura

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Il mercato invernale della Lazio ha regalato a Maurizio Sarri solo Jovane Cabral, acquistato alle 19.56 dopo una giornata di 'no' incassati per il rinforzo offensivo, e il deposito del contratto di Dimitrije Kamenovic, arrivato in estate e mai tesserato prima. Un po' poco per l'allenatore biancoceleste che aveva chiesto un terzino sinistro, due centrocampisti e una punta ma soprattutto che da sempre mette la programmazione davanti a tutto.

E invece ora dovrà sperare che il capoverdiano classe 1998, arrivato in extremis dallo Sporting Lisbona, possa adattarsi velocemente alla realtà della Serie A, anche perché dovrà recitare il pesante ruolo di vice-Immobile, vista la partenza di Muriqi. Niente Casale (rimasto al Verona), niente Ricci (finito al Torino), niente Vecino (rimasto all'Inter), giocatori su cui Sarri puntava molto per dare sostanza a una squadra che sinora ha avuto troppi alti e bassi.

E soprattutto, lavorando in tal senso, la dirigenza avrebbe dimostrato a Sarri - descritto come infuriato da Il Messaggero - di pensare in prospettiva ascoltando le richieste dell'allenatore. Mentre i tifosi se la prendono con il ds Tare, chiedendone le dimissioni, il tecnico riflette su quello che aveva già detto alla società: vuole essere ascoltato in futuro oppure il rinnovo, da tempo pronto sul tavolo per essere firmato, non diverrà mai realtà.

ULTRAS LAZIO: CONTESTAZIONE
Un mercato invernale "di indebolimento" e il "caro biglietti" che non è piaciuto a molti. Gli ultras della Lazio annunciano la contestazione, dandosi appuntamento al centro sportivo di Formello giovedì 3 febbraio alle ore 13. "La contestazione si fa allo stadio, sul campo - riporta il manifesto firmato Ultras Lazio - in presenza e non soltanto scrivendo sui social. Abbiamo assistito al solito calciomercato ridicolo e improvvisato, figlio di un progetto che non esiste. La Lazio è nostra e non di chi la gestisce!". I tifosi annunciano: "Ora basta, chi veramente ha a cuore questa squadra lo dimostri adesso", scrivono gli ultras invitando a "gridare tutto il nostro disprezzo nei confronti di questa società che se ne frega dei propri tifosi".

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