L'intervista di Marco Serra a Sky Sport, sull'errore che ha pesantemente indirizzato il risultato di Milan-Spezia, segna un cambio epocale nel modo di comunicare da parte degli arbitri. "E' giusto che un direttore di gara possa affrontare argomenti legati al proprio stato emozionale dopo un errore commesso in partita - ci dice Graziano Cesari - e il nuovo corso dell'addetto stampa dell'AIA Luca Calamai può inaugurare un modo diverso di esprimersi nei confronti dei media da parte degli arbitri".
In effetti sembrano lontani anni luce i silenzi di direttori di gara protagonisti di episodi clamorosi come Ceccarini nel famoso Juventus-Inter del 1998 (che ha iniziato a dire qualcosa sull'argomento circa 3 anni dopo il contatto Iuliano-Ronaldo). Le dichiarazioni di Serra servono anche a farlo uscire da un'impasse che sta segnando la sua carriera. "Il presidente e il designatore andranno avanti a proteggerlo - aggiunge Cesari - con un percorso che lo possa lentamente far tornare ad arbitrare ad alto livello. E' già partito con il Var, poi arbitrerà in Serie B e in partite di A che non coinvolgano il Milan ma anche le dirette concorrenti per lo scudetto e la corsa Champions. D'altra parte Orsato ci ha messo tre anni per tornare a dirigere l'Inter dopo la partita con la Juventus del 2018".