NBA

Nba: gli Hawks di Gallinari stendono Phoenix, Golden State ok. Ai Clippers il derby coi Lakers

Suns battuti 124-115 dopo undici successi di fila, 12 per il Gallo. Gli Warriors superano Sacramento, Jackson decide il match di Los Angeles

Nella notte Nba, Atlanta ferma la corsa di Phoenix, che crolla dopo undici vittorie consecutive contro un super Trae Young da 43 punti, 12 per Gallinari. Si riavvicina Golden State: 126-114 su Sacramento con 23 di Thompson e 20 di Curry. Il canestro di Jackson a 4" dalla sirena, invece, regala ai Clippers il 111-110 nel derby di Los Angeles contro i Lakers. Sorride Miami (112-95 a San Antonio), Chicago ko all'overtime contro Toronto (127-120).

ATLANTA HAWKS-PHOENIX SUNS 124-115
Si ferma a undici la striscia di vittorie consecutive di Phoenix. I vicecampioni in carica, infatti, crollano 124-115 ad Atlanta sotto i colpi di un super Trae Young: la stella degli Hawks realizza 43 punti con 6/11 dall'arco e 16/25 dal campo, guidando i suoi nell'allungo che arriva nel corso del terzo quarto (36-30). Inutili i 32 messi a referto da Devin Booker e i 24 di Bridges, perché i padroni di casa possono contare anche sulla doppia doppia di Collins (19 con 10 rimbalzi) e i 12 punti di Danilo Gallinari, che aggiunge al 3/9 al tiro un ottimo 4/4 ai liberi. Phoenix crolla ma resta saldamente in vetta alla Western Conference con una vittoria e due partite in meno rispetto a Golden State, mentre Atlanta dimostra il suo strepitoso periodo di forma: ottava vittoria nelle ultime nove partite.

GOLDEN STATE WARRIORS-SACRAMENTO KINGS 126-114
Ottava vittoria di fila per Golden State, che batte Sacramento e si avvicina, seppur non sensibilmente, alla vetta della Western Conference: gli Warriors superano 126-114 i Kings accelerando già in un primo tempo da 73 punti, con gli ospiti a 54: un +19 che diventa +12 a fine gara. Il Chase Center esulta grazie ancora agli Splash Brothers, a riposo contro San Antonio ma scatenati contro Sacramento: Klay Thompson gioca una partita clamorosa dall'arco, con 7 triple su 9 a bersaglio e un canestro in area per un totale di 23 punti con 8/11 al tiro, mentre Steph Curry si "accontenta" di un 4/7 dal perimetro e di un 7/11 dal campo, in una serata da sette giocatori in doppia cifra per la formazione di Kerr. Davion Mitchell, top scorer a quota 26, prova a tenere in vita i Kings, che però incassano l'ottava sconfitta nelle ultime nove gare: fa eccezione il 112-101 a Brooklyn. Sacramento resta così terzultima ad Ovest.

LOS ANGELES CLIPPERS-LOS ANGELES LAKERS 111-110
Grazie al canestro a 4 secondi dalla fine di Reggie Jackson, i Clippers si prendono il derby di Los Angeles: 111-110 ai danni dei Lakers, privi di LeBron. Eppure, nonostante un pessimo avvio, i gialloviola recuperano il -12 di fine terzo periodo e arrivano anche a sfiorare la vittoria. Il tiro vincente di Jackson, 25 punti a fine serata, decide il match, in una gara in cui Marcus Morris ne mette a referto ben 29. Senza James, per i gialloviola la serata è complicata: il migliore è Anthony Davis, che realizza 30 punti e 17 rimbalzi tirando col 50% dal campo (12/24) ma sbaglia sulla sirena la conclusione della possibile vittoria, mentre sono 21 per Monk e appena 17 (con 7/18 al tiro) per Russell Westbrook. Un successo che permette ai Clippers di prendersi l'ottavo posto in solitaria ad Ovest: 27-27 contro il 25-28 dei Lakers.

SAN ANTONIO SPURS-MIAMI HEAT 95-112
Colpo esterno di Miami, che in un colpo batte San Antonio e si riavvicina al primo posto della Eastern Conference occupato da Chicago. Gli Heat superano 112-95 in trasferta gli Spurs in un match mai in discussione: gli ospiti, infatti, sono avanti di 10 punti (57-47) all'intervallo lungo, e il 31-19 del terzo periodo chiude anzitempo i giochi. Tyler Herro trascina i suoi con 24 punti, 5 rimbalzi e 5 assist con 11/20 dal campo e nessuna tripla a bersaglio, mentre Adebayo va in doppia doppia con 18 punti e 11 rimbalzi. Tra le fila di Popovich, invece, pesa inevitabilmente l'assenza del trascinatore Dejounte Murray, così chi prova a prendere il suo posto è White, 22 punti con 4/7 dall'arco. Ma non basta: Miami sale a 33-20 contro il 32-19 dei Bulls, mentre gli Spurs restano quartultimi ad Ovest con 19-34 e il terzo ko di fila.

TORONTO RAPTORS-CHICAGO BULLS 127-120
Sconfitta all'overtime per Chicago: 120-127 a Toronto contro i Raptors, che sprecano il vantaggio accumulato nell'ultimo quarto ma alla fine riescono ad imporsi sui Bulls. I padroni di casa, infatti, sono avanti di 10 punti a metà ultimo periodo, poi Chicago rimonta e trova il 114-114 di fine regolamentari. I 5 minuti supplementari si chiudono sul 13-6 per i padroni di casa, che possono contare su tutto il quintetto in doppia cifra e ben quattro oltre quota 20 punti: Siakam ne realizza 25 con 13 rimbalzi, mentre quelli di Anunoby, Barnes e VanVleet sono 21. Inutili, invece, i 30 con 18 rimbalzi di Vucevic e i 28 di un DeRozan capace di un clamoroso 14/14 ai liberi, mentre delude LaVine, appena 15 in 42 minuti. Con 32-19 di record, Chicago resta comunque prima contro il 33-20 di Miami.

DETROIT PISTONS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 117-128
Vittoria in trasferta, invece, per Minnesota, che si impone 128-117 a Detroit grazie soprattutto all'allungo di inizio ripresa: 38-27, infatti, il parziale del terzo periodo, un +11 che riflette proprio lo scarto finale. A trascinare i Timberwolves è Edwards: "Ant-Man", pur non brillando al tiro (9/21), mette a referto 25 punti, gli stessi di Jackson tra le fila di Detroit. Gli ospiti, però, possono contare anche sui 23 di Prince e sui 21 di Karl-Anthony Towns, che va inoltre in doppia doppia con 14 rimbalzi. In doppia doppia per i Pistons ci vanno invece Bey (21 con 13 rimbalzi) e Stewart (10 con 13 rimbalzi), con Grant che ne mette a referto 20. Minnesota è ora ad una vittoria da Denver, sesta ad Ovest ma con una partita in meno, mentre Detroit è sempre penultima nella Eastern Conference con 12-39 di record.

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