Michela Moioli voleva riscattare la delusione della gara individuale con l'oro in quella a squadr, ma il secondo posto non è così male. "Ci ho creduto per l'oro, ma la Jacobellis era più veloce, è stata bravissima. Ho voluto dare tutto per Omar e per la squadra. Lui mi ha trascinata, era sereno, mentre io più tesa. L'ho seguito in tutto e per tutto e mi ha motivata", ha detto la campionessa bergamasca.
"L'individuale è un ricordo e una ferita, ma lontano. Sono felice di aver preso la mia rivincita, ma guardo già al futuro. Dedico la medaglia alla mia famiglia, che mi è stata vicina, ma anche a tutta la squadra, compresi Lorenzo e Caterina, che si meritavano la medaglia", ha aggiunto. Poi un pensiero per l'amica Sofia Goggia: "Spero che anche lei abbia la sua rivincita".
Dal canto suo, Omar Visintin si gode la seconda medaglia di questa Olimpiade dopo il bronzo individuale. "Abituato? Non ci si abitua facilmente alle medaglie olimpiche. Ci avrei messo una firma per l'argento e il bronzo. E' stato bellissimo vincerla con Michela, che era in formissima, lo abbiamo fatto da squadra. Per noi lo snowboardcross è lo sport più bello del mondo e speriamo di avvicinare qualche altro giovane", le sue parole.
IL DT PISONE: "CENTRATO L'OBIETTIVO DELLE DUE MEDAGLIE"
"Il semplice fatto di aver messo due squadre in finale è la soddisfazione più grande. Sicuramente quando hai due squadre in finale rimane quel pizzico di amaro in bocca quando magari non vinci, perché' le potenzialità' c'erano. L'obiettivo era fare due medaglie, e abbiamo portato a casa due medaglie. Potevano essere di più ma potevano anche essere di meno. Devo essere contento, ce la siamo giocata sempre e comunque". Lo ha detto il direttore tecnico della nazionale di snowboard Cesare Pisoni parlando in zona mista subito dopo l'argento conquistato da Michela Moioli e Omar Visintin nel mixed team di snowboardcross. "Nel parallelo Fischnaller per un pelo non è salito sul podio, ma continuerà' fino a Milano-Cortina e questo è importante. Nella gara femminile Michela aveva dominato fino alla semifinale, tra i maschi Omar ha fatto un miracolo, è riuscito a portare a casa un bronzo nonostante l'infortunio. Oggi mettere due squadre in finale è stato un capolavoro - ha aggiunto tracciando un bilancio sulla spedizione ai Giochi - Di Caterina Carpano sentirete parlare, è la nostra atleta più giovane in squadra, arrivare in finale a una Olimpiadi è ulteriore dimostrazione della qualità dei miei allenatori che veramente hanno dato il massimo e continuano a migliorare tutti gli anni. È un percorso di crescita e adesso potremo giocarcela in casa, non vediamo l'ora di essere a Milano-Cortina".