Kamila Valieva , la pattinatrice russa di 15 anni risultata positiva a un test antidoping effettuato a dicembre, ha ricevuto il via libera per partecipare alla gara individuale femminile di pattinaggio di figura ai Giochi di Pechino 2022. Lo ha stabilito il Tas, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, che ha respinto il ricorso d'urgenza presentato dal Cio. La russa potrà dunque scendere in pista nella giornata di domani.
La pattinatrice 15enne era risultata positiva al test antidoping il 25 dicembre 2021 durante i campionati nazionali di San Pietroburgo, alla trimetadizina, farmaco vietato che è usato contro i disturbi cardiaci. Il ritorno alle gare di Valieva era stato autorizzato dall'antidoping russo.
In una breve conferenza stampa, Matthieu Reeb, direttore generale del Tas, ha letto il responso del Tribunale basato "su circostanze eccezionali" strutturate su tre ordini di considerazione: l'età della Valieva, che avendo meno di 16 anni è una 'persona protetta' secondo il codice internazionale; il 'danno irreparabile', legato alla sospensione, tra integrità e regolarità delle gare; infine, lo stop alla pattinatrice maturato durante i Giochi, senza che all'atleta potesse essere fornita l’opportunità di difesa.
Il collegio costituito ad hoc per il caso, presieduto dall'italiano Fabio Iudica, avvocato e docente di diritto sportivo, si è espresso solo sul provvedimento di sospensione e non incide sull’eventualità di una squalifica futura che potrà essere decisa dalla Wada (l'antidoping mondiale) anche in forma retroattiva, ignorando anche per assenza di competenza specifica, un responso sul concorso a squadre vinto il 7 febbraio dalla Russia grazie alla Valieva, autrice per la prima volta ai Giochi di un salto quadruplo. Quindi, i risultati delle gare potrebbero essere riscritti anche tra molti mesi. La pattinatrice russa, nel frattempo, potrà partecipare al programma individuale che si apre domani dove è favoritissima per la vittoria finale.
Il Comitato Olimpico Internazionale, dal canto suo, ha annunciato che non ci sarà alcuna cerimonia di premiazione a Pechino se la 15enne pattinatrice russa Kamila Valieva dovesse vincere una medaglia nell'individuale femminile. Non ci sarà nemmeno la premiazione per l'evento a squadre, dove la Russia ha vinto l'oro una settimana fa con l'aiuto di Valieva. Un'indagine separata sul possibile caso di doping deve essere condotta in Russia e potrebbe richiedere diversi mesi per essere risolta.
Il Cremlino, invece, ha espresso la sua soddisfazione. "Come tutti - ha detto il portavoce, Dmitry Peskov - siamo contenti che Kamila sarà in grado di continuare la sua partecipazione alla competizione singola". L'intero Paese, ha aggiunto, le augura la vittoria, e il Cremlino augura la vittoria a ogni atleta russo, perché "questo è il sogno di ognuno di loro, e ogni atleta lavora per realizzare questo sogno".