BASKET

Nba: tonfo Philadelphia, grande serata per Giannis

I Sixers crollano sul -48 contro Boston, 50 punti per Antetokounmpo nella vittoria dei Bucks su Indiana, 25 per Gallinari nel successo di Atlanta

Boston ottiene la nona vittoria consecutiva in Nba dopo avere travolto Philadelphia con 25 triple a segno. Giannis Antetokounmpo segna 50 punti nel successo di Milwaukee contro Indiana, mentre Gallinari ne realizza 25 (massimo stagionale) affinché Atlanta possa battere Cleveland (41 anche di Trae Young). Dallas passa a Miami grazie alla difesa. Vittorie per Minnesota e Memphis. Phoenix supera i Los Angeles Clippers grazie a un super Chris Paul.

PHILADELPHIA 76ERS-BOSTON CELTICS 87-135
Per la prima volta nella storia della Nba una squadra vince tre partite di fila in trasferta con almeno 30 punti di scarto. Impresa compiuta da Boston, che rifila un clamoroso -48 a Philadelphia per conquistare la nona vittoria consecutiva. Dopo il +27 all’intervallo, i Celtics chiudono con 25 triple a segno: nuovo record di franchigia. Cinque di queste portano la firma di Jaylen Brown, che segna 26 dei suoi 29 punti finali nel solo primo tempo rimanendo in campo appena 29 minuti. Ne mette a segno uno in meno Jayson Tatum che si ferma a 28 con 12 rimbalzi e 6 assist, mentre Aaron Nesmith dalla panchina ne aggiunge 18 e Derrick White ne mette 11 con un clamoroso +41 di plus-minus. Per i padroni di casa, ci sono solo i 19 punti, 9 rimbalzi e 6 assist di Joel Embiid.

MILWAUKEE BUCKS-INDIANA PACERS 128-119
Milwaukee si rimette in carreggiata dopo la sconfitta contro Portland e si prepara al meglio per il big match proprio contro Philadelphia. Indiana rimane in partita per 40 minuti, ma nel quarto periodo viene definitivamente stesa da una serata magica di Giannis Antetokounmpo, il quale era da gara-6 delle Finals che non toccava quota 50 punti, fermandosi a due punti dal suo massimo in carriera. L’MVP delle ultime finali segna 12 punti nel primo quarto, 6 nel secondo, 13 nel terzo e ben 19 nel quarto, chiudendo con 17/21 al tiro e 14/18 ai liberi. I Pacers possono quantomeno consolarsi con le ottime prove dei nuovi arrivi. Buddy Hield realizza il suo massimo stagionale con 36 punti, mentre Tyrese Haliburton ne mette 17 con 8 assist per i compagni.

ATLANTA HAWKS-CLEVELAND CAVALIERS 124-116
Atlanta la spunta contro Cleveland trovando nel finale i canestri decisivi di De’Andre Hunter e di Kevin Huerter dall’arco. A ispirare entrambi i canestri decisivi è un fenomenale Trae Young: 41 punti, 9 assist, 13/22 al tiro e 11/13 ai liberi per il leader degli Hawks, chiamato a trascinare la squadra a un record migliore rispetto all’attuale decimo posto nella Eastern Conference. Ad aiutare i padroni di casa è anche la miglior prestazione stagionale di Danilo Gallinari: partito in quintetto, l’azzurro chiude con 25 punti a referto segnando 8 dei 17 tiri tentati, di cui 3/7 dalla lunga distanza, con un perfetto 6/6 dalla lunetta. Insieme a lui ci sono i 18 di De’Andre Hunter, i 13 di Kevin Huerter e i 10 dalla panchina di Bogdan Bogdanovic. Darius Garland le prova tutte per i Cavs, finendo con 30 punti e 8 assist.

MIAMI HEAT-DALLAS MAVERICKS 99-107
Grazie alla difesa guidata da Maxi Kleber (19 punti, 6 rimbalzi ma soprattutto 5 stoppate), Dallas prende il controllo del match di Miami in un terzo quarto da 30-19. Luka Doncic tira male con 5/19, ma segna 11 dei suoi 21 punti nella terza frazione e viene sostenuto dai compagni, con Brunson (19), Finney Smith (14), Kleber e il neoarrivato Bertans (12) che segnano 20 delle 39 triple tentate. Si ferma a cinque la striscia di successi consecutivi degli Heat, nonostante i 29 punti con 10 rimbalzi di Jimmy Butler (13/14 ai liberi) e dai 21+12 di Bam Adebayo. Tuttavia, dopo questa brutta sconfitta, Miami viene raggiunta da Chicago in vetta alla Eastern Conference con un record identico di 37-21.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-CHARLOTTE HORNETS 126-120 OT
Minnesota rimonta 13 punti di svantaggio nell’ultimo quarto nonostante l’assenza di Anthony Edwards, uscito per un problema alla caviglia a metà partita, e piega Charlotte all’overtime. A 9” dalla sirena dei tempi regolamentari Bridges (28 punti e 13 rimbalzi) sbaglia il libero del vantaggio per gli Hornets e dall’altra parte D’Angelo Russell (18 punti con 5/20 dal campo e 11 assist) fallisce la tripla della vittoria. Ad essere decisivo nel supplementare per i T’Wolves è Karl-Anthony Towns, che segna 7 punti nel solo supplementare, chiudendo con 39 punti e 15 rimbalzi in 42 minuti sul parquet. Decisivi anche i 18 con 6 rimbalzi in uscita dalla panchina di McDaniels. Per Charlotte, oltre a Bridges, ci sono i 25 di Rozier e i 22 con 9 rimbalzi e 6 assist di LaMelo Ball-

NEW ORLEANS PELICANS-MEMPHIS GRIZZLIES 109-121
Memphis passa a New Orleans anche senza Ja Morant, fuori per un problema alla caviglia. I Grizzlies dominano a rimbalzo 49-34 (ne cattura 13 Steven Adams) e sfruttano il pessimo 4/26 dall’arco di New Orleans (15.4%). In attacco è ispiratissimo Tyus Jones, che mette a referto il suo massimo in carriera di 27 punti (11/17 al tiro), con 9 assist. Jaren Jackson chiude a quota 23. Sesto successo consecutivo per Memphis. Inutili per i Pelicans i 30 punti del nuovo arrivato CJ McCollum. L’ex Portland tira 12/25 dal campo, ma con 0/5 da tre (6/7 ai liberi) in 38 minuti, con 7 assist e 6 rimbalzi. Valanciunas ne mette 19, ma con solo 4 rimbalzi. In doppia cifra anche Ingram con 18 punti.

PHOENIX SUNS-LOS ANGELES CLIPPERS 103-96
Sesta vittoria di fila per Phoenix, che resiste nel finale grazie alle giocate delle loro stelle. I Suns si confermano imbattibili nei finali di gara, salendo a un record incredibile di 36 vittorie e zero sconfitte quando cominciano il quarto periodo in vantaggio. Ai Clippers, vincenti su Golden State la sera prima, non servono i 23 punti di Marcus Morris e i 18 di Nicolas Batum. Suns imbattibili nei finali punto a punto grazie a Chris Paul, che chiude con 17 punti, 14 assist e con tutte le giocate decisive negli ultimi minuti di gioco. Nei primi tre quarti erano stati invece i 26 punti di Devin Booker e i 19 con 9 rimbalzi di Mikal Bridges a spingere Phoenix, che con questo successo sale a 17 vittorie nelle ultime 18.

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