Ritrovarsi di fronte due delle squadre accreditate alla vittoria finale della competizione non è certo il modo più agevole di affrontare il ritorno dell'Europa League. Nell'andata dei playoff per accedere agli ottavi, Napoli e Lazio si ritrovano, a Barcellona e Oporto, ad affrontare due sfide ad altissimo tasso di difficoltà contro squadre inserite di diritto nel ristretto gruppo delle favorite. Più semplice, almeno teoricamente, l'impegno dell'Atalanta, anche se l'Olympiakos atteso a Bergamo sta dominando il campionato greco.
Già ritrovarsi al Camp Nou non è certo una passeggiata di salute, in più il Napoli non può schierare Politano, Lozano e Lobotka e ha il problema dell'acciaccato Osimhen. E' vero che il Barcellona non è più la squadra di poco tempo fa ma Xavi sta ridandole quell'anima che è alla base dei successi blaugrana. Poi ci sono i giovani, ormai veterani, Pedri e Gavi a gestire un centrocampo di lusso completato da Frenkie de Jong, a supporto del tridente nuovo di zecca con Adama Traoré, Aubameyang e Ferran Torres.
Se il Barcellona è attardato nella Liga e ha dato addio ai sogni di scudetto, anche se sta rientrando alla grande nella lotta Champions, il Porto sta guidando il suo campionato con sei punti di vantaggio sulla seconda, lo Sporting Lisbona, e dieci sul Benfica, terzo. Sarri dovrà fare a meno di Immobile, che sarà sostituito da una punta che punta pura non è, Felipe Anderson, con ai lati Pedro e Zaccagni. L'altra assenza pesante è quella, ormai cronica, in difesa: Francesco Acerbi. Il Porto dell'ex laziale Sergio Conceiçao è una delle squadre più organizzate del panorama internazionale anche se ha perso, nel mercato di gennaio, elementi importanti come Corona, Sergio Oliveira e Luis Diaz.
L'Atalanta ospita l'Olympiakos, dominatrice del campionato greco a più nove sul Paok, secondo. Gasp ha però la ghiotta occasione di poter puntare ad andare lontano nella competizione. Il suo compito sembra quello più agevole, rispetto alle altre italiane, e un percorso vincente in Europa League sarebbe il giusto coronamento dello straordinario cammino degli ultimi anni. Senza Ilicic e Zapata è probabile che il tridente possa essere composto dallo straordinario Malinovskyi visto contro la Juve, Muriel e Pasalic. La squadra guidata dal portoghese Pedro Martins in panchina, invece, ha il suo punto di forza nell'attaccante centrale marocchino El-Arabi.