Una vittoria alle Olimpiadi concede la gloria eterna, ma anche un modesto gruzzolo. Oltre al valore economico del metallo, che sia oro, argento o bronzo, i medagliati della rassegna olimpica di Pechino 2022 possono contare anche su dei premi economici che ogni selezione, in giro per il globo, decide di assegnare ai propri sportivi che hanno portato a casa un buon risultato. Ma quanto vale, per ogni nazione, una medaglia? A capitanare la lista sono Hong Kong e Taiwan, che purtroppo non contano medaglie, ma anche l'Italia fa la sua figura.
Con 17 medaglie portate a casa, l'Italia si piazza tredicesima nel medagliere complessivo delle Olimpiadi invernali di Pechino e i propri atleti medagliati possono sorridere. Sorridono per la gloria citata, ma anche per il conto in banca che si arricchisce grazie alle prestazioni che hanno portato al metallo, che sia esso oro, argento o bronzo. Arianna Fontana, Stefania Constantini e Amos Mosaner, gli unici capaci di conquistare la medaglia d'oro, hanno infatti guadagnato una cifra vicina ai 180mila euro, mentre per gli atleti in argento il bottino è di 90mila euro e per il bronzo 60mila euro.
Con questi premi l'Italia si porta in testa alla classifica europea, con alle spalle la Spagna (90mila euro per l'oro), la Francia (65mila euro) e la Germania (20mila). A non dare bonus è invece la Gran Bretagna, cui atleti sono già lautamente stipendiati rispetto ai colleghi delle altre selezioni.
A guadagnare di più, nel caso in cui fosse arrivata la medaglia, sarebbero però stati gli atleti di Hong Kong e Taiwan. Parliamo di circa 600mila euro a medaglia d'oro, una "promessa" rimasta tale per invogliare i propri atleti a dare il massimo.