Novak Djokovic continua a pagare le conseguenze della sua decisione di non vaccinarsi contro il Covid. Dopo essere stato espulso dall'Australia per le sue posizioni chiaramente no-vax, ora anche gli sponsor lo abbandonano. E' di oggi l'annuncio della Peugeot, che ha posto fine a un rapporto che durava dal 2014. "Non continueremo con la sponsorizzazione di Djokovic" ha detto l’ad di Stellantis Carlos Tavares.
Il crollo dell’immagine del campione serbo comincia a farsi sentire anche fuori dal campo e a intaccare il suo portafoglio. Nole ha perso ufficialmente uno dei quattro top sponsor, Peugeot (Lacoste per l’abbigliamento, Asics per le calzature e la maison d’horologerie Hublot gli altri tre). A fine 2021 Djokovic era il 46° atleta più pagato del pianeta, secondo Forbes, forte di accordi di sponsorizzazione per 30 milioni di dollari l’anno che erano la parte forte dei suoi guadagni complessivi da 38 milioni di dollari.
Djokovic intanto si separa dal suo storico allenatore Marjan Vajda, cui era legato dal 2006 - a parte una breve pausa - e che lo aveva seguito in tutti e 20 gli Slam conquistati da Nole. Lo slovacco, 57 anni, era stato affiancato dal 2019 da Goran Ivanisevic. La squadra che segue Djokovic, recordman al n.1 del mondo con 361 settimane, resta invariata negli altri elementi, il preparatore fisico italiano Marco Panichi e i fisioterapisti Ulises Badio e Miljan Amanovic.