Lo snodo di campionato che solamente qualche settimana fa sembrava poter essere l'occasione della decisiva fuga scudetto, si è invece trasformato per l'Inter in una prova da non fallire. Perché la vittoria, contando tutte le competizioni, manca da cinque partite e il gol segnato da quattro, mentre il ruolino di marcia in campionato recita un desolante score di due punti negli ultimi quattro match: stasera contro la Salernitana (ore 20.45, anticipo della 28.a giornata) i tre punti sarebbero vitali per rivedere la vetta della classifica e aspettare con più serenità il posticipo tra Napoli-Milan.
Nessuno dimentica che i nerazzurri rispetto alle altre due contendenti per lo scudetto devono recuperare una partita ma allo stesso tempo tutti hanno negli occhi le recenti prestazioni della squadra di Inzaghi che, dopo un dicembre scintillante, ha approcciato il 2022 in tono minore - pur vincendo la Supercoppa Italiana e ottenendo buoni risultati - per poi calare sempre di più i giri, recriminando prima per i gol sbagliati fino ad arrivare al punto più basso, almeno sul piano del gioco, visto nel derby di Coppa Italia.
In molti vedono la chiave di volta di questo momento negativo nella stracittadina di ritorno, persa nel finale dopo 70 ottimi minuti, ma è storia di un mese fa: per tornare a ingranare la marcia giusta, Inzaghi pensa ad almeno un cambio per reparto. In difesa chance per Ranocchia al posto di De Vrij, a centrocampo Gagliardini e Vidal insidiano Calhanoglu e Darmian dovrebbe spodestare Perisic mentre in attacco c'è il rebus di più difficile soluzione: Lautaro è l'ombra di se stesso, Dzeko è insostituibile ma avrebbe bisogno di rifiatare, Sanchez si candida e ora c'è anche Correa (che però entrerà a gara in corso). In partenza dovrebbe vedersi comunque la coppia titolare formata dal Toro e dal bosniaco.
Se la scelta degli ingredienti rientra in un normale turnover, anche perché martedì c'è la Champions League, è la ricetta che deve cambiare. Difficile fare miracoli in quattro giorni ma l'Inter nervosa, un po' sulle gambe e lenta in manovra deve lasciare spazio il prima possibile a un'altra versione, che magari non sarà quella di fine 2021 ma che metta nel ripostiglio quella sbiadita di questi ultimi 30 giorni. La corsa scudetto non attenderà molto oltre...