L'intervento militare della Russia in Ucraina ha conseguenze anche nel mondo dello sport: dalle manifestazioni in territorio russo sospese o annullate alle reazioni degli sportivi, gli aggiornamenti in tempo reale sulla guerra che spaventa l'Europa e tutto il mondo.
PREMIER LEAGUE: VERSO STOP A DIRITTI TV IN RUSSIA
La Premier League sta valutando la possibilità di sospendere o rescindere il suo contratto televisivo in Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina. Lo ha fatto sapere l'ad Richard Masters. "Per quanto riguarda i nostri accordi di trasmissione in Russia, sono chiaramente in fase di revisione", ha detto a un forum di calcio ospitato dal Financial Times. "Stiamo esaminando i contratti molto da vicino i loro termini di sospensione o risoluzione. La situazione sta cambiando rapidamente", ha aggiunto.
L'AZZURRA CORSO: "DISUMANO INTERVENTO POLITICA SU PARALIMPIADI"
"E' disumano che la politica entri nello sport. E' un argomento delicato, ma mi spiace che ci vada di mezzo lo sport in un ambito prettamente politico". Così, al telefono con l'Ansa, Oxana Corso, nata a San Pietroburgo, adottata in Italia e paralimpica azzurra con due argenti a Londra 2012 nei 100 e 200, commenta lo stop agli atleti russi e bielorussi delle Paralimpiadi invernali di Pechino, dopo la minaccia di boicottaggio di molte delegazioni su indicazione dei rispettivi Governi. "So cosa significa preparare una Paralimpiade: quattro anni di lavoro scippati via per una situazione delicata ma che non dovrebbe coinvolgere gli atleti. Pagano loro quel che stanno facendo i rispettivi governi".
IL TAEKWONDO ESCLUDE RUSSI E BIELORUSSI
Il World Taekwondo Council si è riunito oggi per una riunione straordinaria ha deciso, seguendo le indicazioni del Cio, che gli atleti e i funzionari russi e bielorussi non saranno autorizzati a prendere parte agli eventi internazionali di taekwondo fino a nuovo avviso. I membri del consiglio hanno esordito condannando l'invasione dell'Ucraina e i tanti attentati a vite innocenti esprimendo condoglianze a tutte vittime. Il Consiglio ha espresso inoltre la sua riluttanza a penalizzare gli atleti per decisioni prese dai loro governi al di fuori del loro controllo, ma ha convenuto che, per la sicurezza di tutti i partecipanti e nell'interesse della protezione dell'integrità delle sue competizioni, si tratta di una decisione difficile ma necessaria. A seguito della decisione di non organizzare eventi in Russia o Bielorussia è stata approvata la riapertura della procedura di candidatura per i campionati mondiali di Taekwondo 2023 (precedentemente assegnati alla Russia). La World Taekwondo ribadisce che "la pace è più preziosa del trionfo" insieme ai suoi valori di rispetto e tolleranza.
ANCHE IL NUOTO EUROPEO METTE AL BANDO RUSSI E BIELORUSSI
La Lega europea del nuoto "condanna fermamente le azioni del governo russo, sostenuto dalla Bielorussia, nella sua invasione dell'Ucraina. Questo atto di guerra ha sconvolto la vita dei cittadini ucraini ed e' totalmente contrario allo spirito dello sport". Di conseguenza "ha deciso di non invitare atleti e funzionari russi e bielorussi agli eventi Len in risposta all'invasione dell'Ucraina da parte delle forze russe, fino a nuovo avviso". Lo scrive l'organismo europeo sul suo sito.
LA FEDERCALCIO RUSSA FA RICORSO AL TAS CONTRO FIFA E UEFA
La Federcalcio russa (Rfu) presenterà ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna contro la decisione presa da Fifa e Uefa di escludere le nazionali russe dalla partecipazione alle competizioni internazionali. La RFU chiederà il ripristino di tutte le squadre nazionali maschili e femminili della Russia in tutti i tornei a cui hanno preso parte (compreso il turno di qualificazione ai Mondiali in Qatar), nonché il risarcimento del danno. "Al fine di garantire la possibilità della partecipazione delle squadre russe alle prossime partite in programma, la RFU insisterà su una procedura accelerata per l'esame del caso. Se la Fifa e la Uefa rifiutano tale procedura, si procederà con l'introduzione di misure provvisorie sotto forma di sospensione delle decisioni Fifa e Uefa, nonché delle competizioni a cui avrebbero dovuto partecipare le squadre russe", scrive la federcalcio russa.
SHAKHTAR, MORTO ALLENATORE DELLE GIOVANILI
Serhyi Palkin, direttore generale e ad dello Shakhtar Donetsk, ha annunciato la morte di un allenatore di una delle squadre giovanili del club, provocata da uno dei bombardamenti russi in Ucraina. "Un nostro dipendente è stato ucciso ieri - ha detto Paklin -. Era un allenatore dei bambini, e un frammento di un proiettile lo ha ucciso. La Russia sta uccidendo gli ucraini, fermate questa follia! Non si può stare in silenzio, ognuno di voi sarà colpevole e responsabile dei reati commessi". Palkin ha anche postato alcune foto delle città ucraine bombardate.
MOTOGP, PILOTI IN GRIGLIA "UNITI PER LA PACE"
La MotoGP accende i motori e domenica a Losail vivra' il primo appuntamento della stagione 2022. Piloti in griglia a Losail, per la tradizionale foto di classe del giovedì del Gran Premio. Il primo pensiero va alla guerra Ucraina-Russia. I protagonisti del Motomondiale sono in sella alle rispettive moto, davanti a loro il messaggio: "Uniti per la pace".
COMITATO PARALIMPICO RUSSO: "CONTRADDETTI PRINCIPI FONDAMENTALI"
"Il comitato paralimpico russo ritiene che la decisione del Comitato paralimpico internazionale del 3 marzo sia del tutto infondata, in quanto contraddice ovviamente uno dei principi fondamentali della famiglia paralimpica: la natura apolitica dello sport per disabili". Questa la dura replica del comitato paralimpico russo (Rpc) dopo che Comitato paralimpico internazionale (Ipc) ha deciso di rifiutare le iscrizioni agli atleti russi e bielorussi per i Giochi di Pechino 2022. "Con questa decisione i colpevoli degli attuali conflitti politici pare siano l'RPC e gli atleti paralimpici russi, quando, non solo non è stato fatto nulla che potesse in alcun modo venire interpretato come una partecipazione alle attuali complicazioni politiche, ma, al contrario, in piena conformità con la decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS), sono state rimosse dal direttivo del RPC tutte le figure che potessero avere o aver avuto un qualsiasi legame con le strutture politiche", ha concluso.
PUGILATO: ANNULLATO MONDIALE MASSIMI LEGGERI MERHY-TISHCHENKO
Non si fa piu' il Mondiale di pugilato dei massimi leggeri Wba e Wbo tra il belga Ryad Merhy e il russo campione olimpico a Rio 2016 Evgeny Tishchenko, che nei quarti del torneo olimpico in terra carioca batte' l'azzurro Clemente Russo con verdetto molto contestato dal fighter campano e finito anche nel mirino di chi indaga sui verdetti scandalo della boxe olimpica. Il Mondiale di Tishchenko contro Merhy avrebbe dovuto svolgersi il 26 marzo a Ekaterinburg, ma sebbene le due sigle interessate avessero deciso di non sanzionarlo, e quindi di ritenerlo valido, alla luce della situazione internazionale determinata dall'invasione russa in Ucraina, gli organizzatori hanno deciso di cancellarlo. Annullato quindi anche il sottoclou, in cui un altro russo, Magomed Kurbanov, avrebbe dovuto affrontare il brasiliano Patrick Teixeira in un match 'semifinale' per il titolo iridato dei superwelter.
UEFA: CLUB BIELORUSSI IN CAMPO NEUTRO E A PORTE CHIUSE IN CASA
Il comitato esecutivo della Uefa ha deciso che tutti i club e le nazionali bielorusse che gareggiano nelle competizioni Uefa dovranno giocare le partite casalinghe in sedi neutrali con effetto immediato. Inoltre, nessuno spettatore potra' assistere alle partite in cui giocano squadre bielorusse. Il Comitato Esecutivo Uefa convochera' ulteriori riunioni straordinarie per riesaminare la situazione e adottare ulteriori decisioni se necessario.
PARALIMPIADI, PANCALLI: "UNICO MODO PER SALVARE I GIOCHI"
"La situazione si e' capovolta in quattordici ore, questa scelta e' stata l'unica possibile per salvare i Giochi": cosi' Luca Pancalli, presidente del comitato paralimpico internazionale e componente del Board del comitato internazionale, ha spiecato la retromarcia dell'IPC che ha escluso dalle Paralimpiadi invernali Pechino 2022 gli atleti russi e bielorussi. "La scelta iniziale, con un percorso che ho condiviso dall'inizio - ha spiegato Pancalli - ,era stata quella di dividere il popolo dei paralimpici facendo svanire di fatto i comitati russo e bielorusso, con atleti in gara come neutrali. Pensavamo potesse essere una soluzione, in virtu' dei valori dello sport e anche condividendo gli appelli del presidente ucraino Zelensky che dalle prime ore invita a distinguere tra il popolo russo e l'azione del governo di Mosca. Auspicavamo che questa soluzione potesse essere accettata". Ma dopo la decisione Ipc, "si e' capovolto il fronte: la guerra in un batter d'occhio e' arrivata fin qui a Pechino. Molte delegazioni hanno ricevuto indicazioni dai governi, la scelta e' stata necessaria per evitare che i Giochi non si svolgessero. La situazione si era fatta pesante: il rischio era anche di non tenere a bada la temperatura del clima nel villaggio atleti, dove convivono ucraini, russi, bielorussi". Quanto all'Italia, "non abbiamo ricevuto alcun tipo di pressione dal nostro Governo - ha concluso Pancalli a Sky - Sono in contatto costante con il sottosegretario, Valentina Vezzali, nel rispetto della nostra autonomia".
JUDO: SI' AI RUSSI MA SENZA BANDIERA E INNO
La federazione internazionale del Judo (Fij), che ha sospeso dalla carica di presidente onorario il leader russo Vladimir Putin, ha annunciato che gli atleti della Russia potranno continuare a competere a ogni livello, ma come 'atleti neutrali', ovvero senza bandiera e inno. Nessun provvedimento e' stato invece preso nei confronti dei rappresentanti della Bielorussia. Lo fa sapere la Fij con un comunicato. "La decisione globale di sanzionare tutti gli atleti russi - e' scritto nella nota -, indipendentemente dalle differenti opinioni che possono esprimere, non ci appare giustificata, perche' non possiamo condannare gli atleti per cio' che sta succedendo. La loro esclusione non farebbe altro che alimentare l'escalation della violenza e il sentimento d'ingiustizia in chi si vedrebbe costretto a non competere. Gli atleti non hanno partecipato ad alcuna decisione riguardante il conflitto". Il mondo del judo non raccoglie quindi l'invito del Cio di escludere dalle competizioni, e dall'organizzazione di manifestazioni sportive, Russia e Bielorussia, e quindi si allinea a quanto gia' deciso da tennis, nuoto e scherma, che hanno autorizzato i russi a competere come 'atleti neutrali'. Al contrario, calcio, atletica, hockey ghiaccio, rugby, badminton, pattinaggio, canoa, sci alpino e pallamano hanno aderito all'invito del comitato internazionale olimpico e messo al bando la Russia. L'ente mondiale della pallavolo, la Fivb, per ora si e' invece limitato a togliere alla Russia i Mondiali maschili che avrebbe dovuto ospitare dal 26 agosto all'11 settembre.
UCCISO A KIEV TECNICO UCRAINO DI CICLISMO
La rivista britannica di ciclismo, Cycling Weekly, riporta la notizie della morte del tecnico della nazionale ucraina di ciclismo Alexander Kulyk, 65 anni, padre dell'ex campione nazionale Andriy Kulyk. Secondo quanto riporta il giornale inglese Kulyk stava partecipando a un'operazione militare per evacuare alcune persone dai luoghi più pericolosi della capitale quando è stato vittima di un attacco russo. Al momento della morte di Kulyk il figlio si stava allenando. "Stiamo cercando di raccogliere informazioni da tutti i nostri istruttori, ma è difficile farlo", ha fatto sapere a Cycling Weekly il presidente della Federazione ciclistica ucraina Andriy Grivko.
F1, RESCISSO IL CONTRATTO CON IL PROMOTER RUSSO
La Russia non avra' gare di Formula 1 in futuro. La F1 ha sancito la completa risoluzione del contratto con il Gran Premio di Russia, che si dispyta a Sochi. L'appuntamento e' stato rimosso definitivamente dal calendario dei prossimi anni. Non si correra' ne' a Sochi quest'anno ne' sul circuito di Igora Drive, a San Pietroburgo dove il Gp era in programma nel 2023.
PARALIMPIADI, UCRAINI A PECHINO: "E' UN MIRACOLO"
L'arrivo degli atleti ucraini alle Paralimpiadi Invernali di Pechino è un "miracolo". Cosi' il presidente del comitato paralimpico dell'Ucraina Valeriy Sushkevych che, parlando con i giornalisti ha sottolineato le manifestazioni di solidarietà giunte al loro arrivo a Pechino. "E' un miracolo essere riusciti a essere qui ai Giochi Paralimpici - le sue parole - Non potevamo arrenderci e rinunciare ad essere qui alle Paralimpiadi". "Una superpotenza vuole distruggere il mio paese. E la nostra presenza qui ai Giochi Paralimpici non è solo una presenza. È un segno che l'Ucraina era, è e rimarrà un paese - ha detto Sushkevych - Per noi essere qui è una questione di principio, è un simbolo per dimostrare che l'Ucraina è viva. Molti membri del nostro team hanno avuto difficoltà a sfuggire alle bombe", ha aggiunto. "Ci sono due linee del fronte in questo momento. Uno è in Ucraina per i nostri soldati. E uno è qui a Pechino", ha aggiunto Sushkevych.
FONDO, IL PARALIMPICO BIELORUSSO HOLUB: "NON FACCIO IO LA GUERRA, VERGOGNA"
"E' una vergogna, una vergogna di m...". Cosi' Yury Holub, paraolimpionico di sci di fondo bielorusso, reagisce all'annuncio dell'esclusione dai Giochi invernali di Pechino degli atleti paralimpici russi e bielorussi. "Peccato che tutti pensino che sono gli atleti ad aver cominciato questa guerra - scrive su Instagram dalla Cina - Rispetto gli ucraini, i russi, e tutti quelli che sono qui: sono contro la guerra, e non solo se la fanno a me. Ma ora se qualcuno dice 'fuori la politica dallo sport', c'e' da ridere. E' una vergogna, come cantava Vladimir Semyonovich Vysotsky", conclude citando un cantautore sovietico dissidente molto amato nell'Urss.
ROMA-OSTIA: AL VIA ANCHE 25 TRA UCRAINI E RUSSI
Ci saranno anche 25 tra atleti ucraini e russi al via domenica 6 marzo della classica mezza maratona "RomaOstia". Confermati 8200 partecipanti, dei quali 800 di nazionalita' straniera: Francia, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Polonia e Germania. A correre 15 runner dell'Ucraina e 10 della Russia, "insieme e uniti nella speranza di fermare la guerra", comunica l'organizzazione. L'atleta russo Mikhail Kulkov, con un personal best di 2h12'11 su maratona e di 63'4 sulla mezza, non potra' parteciparvi perche' bloccato nella sua nazione.
FONSECA: "MI SONO NASCOSTO IN UN BUNKER"
Paulo Fonseca, ex allenatore della Roma, ha affidato a Sky Sport UK il racconto drammatico della sua permanenza a Kiev: "Alle 4.30 circa mi sono svegliato con le bombe e sono andato all'ultimo piano. Da lì era chiarissimo che fossero davvero delle bombe e mi sono alzato, ho chiamato mia moglie molto spaventato. Sono cominciate ad arrivare altre bombe, cinque o sei credo. Ho messo tutta la famiglia in macchina e abbiamo provato a lasciare Kiev, ma il problema è stato quando sono arrivato sulla strada, perché il traffico era totalmente bloccato. Era impossibile. Abbiamo fermato la macchina, ci siamo domandati cosa fare, perché era chiaro che non potessimo restare lì e siamo andati in hotel. C'era un bunker lì e siamo stati notte e giorno là".
IPC, PARSONS: "MOLTO NAZIONI MINACCIAVANO IL RITIRO"
"Un numero schiacciante di delegazioni e' stato in contatto con noi ed e' stato molto chiaro: ci hanno detto che se non avessimo riconsiderato la nostra decisione, molti atleti non avrebbero partecipato ai Giochi Paralimpici Invernali di Pechino": cosi' il n.1 del Comitato paralimpico internazionale, Andrew Parsons ha spiegato la scelta di escludere atleti russi e bielorussi da Pechino 2022, con una retromarcia rispetto a ieri. "Garantire la sicurezza degli atleti e' di fondamentale importanza, la situazione nei villaggi atleti e' diventata insostenibile. Se Russia e Bielorussia rimangono a Pechino, le altre nazioni probabilmente si ritireranno".
IPC: "ATLETI ESCLUSI VITTIME DEI LORO GOVERNI"
"Siamo molto dispiaciuti per gli atleti dei Paesi esclusi" dai Giochi paralimpici di Pechino. Così Andrew Parsons, presidente del Comitato internazionale Paralimpico (Ipc), dopo la decisione presa sugli atleti russi e bielorussi. "Siete vittime delle azioni dei vostri governi", aggiunge in riferimento agli atleti.
PARALIMPIADI: ESCLUSI RUSSI E BIELORUSSI
Il Cda del Comitato paralimpico internazionale ha deciso che gli atleti di Russia e Bielorussia non potranno partecipare alle Paralimpiadi di Pechino che prendono il via domani. Ieri il'Ipc aveva dato l'ok alla partecipazione di russi e bielorussi sotto la bandiera neutrale ma oggi dopo "una riunione appositamente convocata, il cda dell'Ipc ha deciso di rifiutare le iscrizioni agli atleti russi e bielorussi per le Paralimpiadi di Pechino". Alla base della decisione la richiesta da parte di numerosi comitati olimpici che hanno minacciato di non partecipare se non fosse stata riconsiderata la decisione di ieri.