Paulo Dybala, tra il recupero dal nuovo infortunio (problema al flessore) e le speranze scudetto ben più ottimistiche rispetto a quelle paventate da Allegri, dovrà trovare anche il tempo di pensare al suo futuro. Perché tra poco meno di quattro mesi il suo contratto con la Juventus scadrà e i colloqui per il rinnovo sinora non hanno dato i frutti sperati. Ma un nuovo round col club è all'orizzonte visto che nelle scorse ore Jorge Antun, procuratore della Joya, è approdato a Torino proprio perché nei prossimi giorni si confronterà con Arrivabene, Cherubini e la dirigenza bianconera.
Tutto procede secondo le previsioni di fine febbraio, lo sbarco dell'agente era atteso così come è nota la posizione della Juve che reputa Dybala un giocatore da confermare e su cui puntare, senza però andare oltre una certa soglia. In seno alla società c'è chi ragiona sull'impegno economico: nessuno mette in dubbio le qualità dell'argentino ma nel calderone va messo pure il continuo stop and go tra piccoli problemi e infortuni, in un contratto che spingerebbe ad arrivare fino ai 32 anni della Joya.
In questo ragionamento si inserisce l'assenza nella partita di domenica contro lo Spezia, tutti i segnali andavano nella direzione di un rientro ma il problema al flessore annunciato da Allegri in conferenza costringe il giocatore a un nuovo stop, con tutti i ragionamenti - anche e proprio sul contratto - che ne conseguono.
Sul tavolo resta il quadriennale da 7 milioni di euro a stagione, che era già stato rivisto rispetto alla prima offerta di fine ottobre (8,5 milioni di euro più 1,5 di bonus, sempre fino al 2026). Ora non resta che sedersi al tavolo e confrontarsi per trovare una quadra che era stata annunciata come fatta nel corso dei mesi ma mai realmente concretizzatasi: il futuro di Dybala (ma anche della Juventus e delle scelte future di mercato) passa da qui.