IL PROVVEDIMENTO

Il governo inglese congela i beni di Abramovich: stop alla cessione del Chelsea

Il proprietario dei Blues è tra i 7 oligarchi russi sanzionati Oltremanica. Il club si appella contro le restrizioni

© Getty Images

Roman Abramovich è stato sanzionato dal governo inglese e tutti i suoi beni, incluso il Chelsea, sono stati congelati. Al club londinese è stata concessa una licenza speciale per continuare con le attività legate al calcio, ma tale provvedimento impedisce la cessione della società annunciata dal magnate russo nei giorni scorsi. Tuchel e i suoi ragazzi si trovano così in un limbo nel momento clou della stagione.

Il provvedimento assunto impedirà al Chelsea di fare mercato in estate, di rinnovare i contratti in scadenza e di vendere biglietti e merchandising. Un be problema per Tuchel, che a fine anno perderà a parametro zero Antonio Rudiger, Andreas Christensen e Cesar Azpilicueta. Servirà un'altra deroga da parte del Governo, perché la situazione si sblocchi ma, in ogni caso, Abramovich non potrà comunque guadagnare nulla dall'eventuale cessione.

Nelle motivazioni indicate all'interno del documento ufficiale c'è un passaggio cruciale che definisce Abramovich "associato a una persona che è o è stata coinvolta nella destabilizzazione dell'Ucraina e nell'indebolimento e minaccia dell'integrità territoriale, sovranità e indipendenza dell'Ucraina, vale a dire Vladimir Putin, con cui Abramovich ha avuto stretti rapporti per decenni. Questa relazione d'interessi gli ha permesso di ottenere benefici finanziari o altre agevolazioni materiali da Putin e dal governo della Russia".

Londra ha annunciato di aver disposto il congelamento dei beni a sette uomini d'affari russi tra cui Roman Abramovich, Igor Sechin, Oleg Deripaska e Dmitri Lebedev dopo che sono stati aggiunti all'elenco delle sanzioni del paese.

IL CHELSEA SI APPELLA CONTRO LE RESTRIZIONI
Il Chelsea è intenzionato a chiedere al governo britannico di rivedere e modificare le misure restrittive imposte al club londinese in seguito al congelamento dei beni di proprietaà di Roman Abramovich. Il club ha chiarito in una nota che il governo britannico "ha rilasciato una licenza speciale che consente" ai Blues "di continuare alcune attività". La società londinese, tuttavia, ha spiegato che intende "avviare discussioni con il governo in merito alla portata della licenza", "al fine di consentire al club di operare nel modo più normale possibile. Cercheremo inoltre - si legge - indicazioni dal governo sull'impatto di queste misure sulla Chelsea Foundation e sul suo importante lavoro nelle nostre comunita'". "Il club si aggiornerà ulteriormente quando sarà opportuno farlo", conclude la nota.

LO SPONSOR 3: "STOP ALLA PARTNERSHIP, VIA IL NOSTRO LOGO DALLA MAGLIA"
Quasi inevitabilmente arriva un'altra notizia che rischia di impattare non poco sui conti del Chelsea. Un portavoce della compagnia di telecomunicazioni Hutchison 3G Enterprises, che sponsorizza le maglie dei Blues con il marchio 3, ha infatti annunciato che il contratto con il club, del valore di 40 milioni di sterline all'anno, è stato messo "sotto esame". Successivamente la compagnia ha fatto sapere di aver chiesto alla squadra londinese di rimuovere il logo dalle maglie: "Alla luce delle sanzioni recentemente annunciate dal governo, abbiamo chiesto al Chelsea di sospendere temporaneamente la nostra sponsorizzazione del club, con la rimozione del nostro logo dalle maglie e intorno allo stadio fino a nuovo avviso. Riconosciamo che questa decisione avrà un impatto su molti tifosi del Chelsea che seguono con passione la loro squadra. Tuttavia riteniamo che, date le circostanze e considerando la sanzione governativa in atto, questa sia la cosa giusta da fare. Come rete mobile, il modo migliore in cui possiamo supportare il popolo ucraino è garantire che i rifugiati arrivino nel Regno Unito dal conflitto e che i clienti attualmente in Ucraina possano rimanere in contatto con le persone che contano per loro. Pertanto, stiamo offrendo pacchetti di connettività a tutti gli ucraini che arrivano nel Regno Unito e a coloro che sono in Ucraina". Secondo i media inglesi altri sponsor potrebbero rivedere la loro posizione a seguito delle sanzioni imposte a Roman Abramovich.

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