"Penso che ciò che ha fatto il governo sia giusto". Jurgen Klopp, tecnico del Liverpool, commenta così la decisione del governo britannico di congelare i beni di Roman Abramovich per i suoi legami con il presidente russo Vladimir Putin, con inevitabili ricadute anche sul Chelsea di cui il tycoon russo è proprietario. L'allenatore tedesco non è mai stato un grande diplomatico e non ha rinunciato nemmeno stavolta a esprimere liberamente il proprio pensiero.
"Non è una situazione di cui sono responsabili tutti i dipendenti del Chelsea. Un uomo lo è quest'uomo è Putin. Non so del ruolo di Roman Abramovich in tutto questo, ma si può dire che è vicino. Penso che ciò che ha fatto il governo britannico sia giusto per essere onesto al 100%. Ma non è bello per le persone del Chelsea e per i tifosi. Lo capisco", dice Klopp in conferenza alla vigilia del match dei Blues contro il Brighton in Premier League.
Interpellato sull'argomento, Pep Guardiola si è limitato esprimere la sua solidarietà ai tesserati del Chelsea, evitando di esprimere un giudizio sulle sanzioni che hanno colpito il Chelsea "perché non ne so abbastanza".