L'allenamento è fatto di ripetitività, di costanza e di abitudini all'interno delle quali il runner costruisce le proprie certezze. Uscirne significa per molti esplorare un territorio ignoto, avventurarsi lungo sentieri nuovi che non tutti amano sperimentare. La scarpa, ad esempio, per molti un bene rifugio, da custodire gelosamente. Non vale certamente per tutti, non è certo un assioma, ma per molti è così: capita allora che la Gel-Nimbus, l'ammiraglia dell'Asics che ha accompagnato nell'ultimo ventennio l'evoluzione del mondo della corsa, possa paradossalmente essere per alcuni - per me sicuramente - una novità da testare. La nuova release, la 24, è stata per me la prima: una piacevole sorpresa che ha smontato timori e preconcetti. Scarpa confortevole, ben ammortizzata, con ottima capacità di protezione senza tralasciare la giusta reattività. Morbida, senza sprofondare nell'eccesso che oggi sembra invece andare tanto di moda.
L'ASICS spiega in termini tecnici che queste caratteristiche sono rese possibili "grazie all’introduzione della tecnologia FF BLAST™ PLUS" e a una "nuovissima intersuola che ha reso la scarpa 20 grammi più leggera rispetto al modello precedente". Dettagli nei quali non mi addentro per mancanza di competenza specifica, ma di certo la sensazione che nasce da ogni falcata è quella di una confortante restituzione di energia a ogni passo compiuto. A questo si aggiunga una tomaia morbida e traspirante arricchita da una linguetta in knitted che avvolge il piede, garantendo un buon sostegno. In definitiva una scarpa che può piacere anche a chi è normalmente abituato a "pneumatici" più "secchi", per allenamenti più lunghi a ritmi medi.