FORMULA 1

"La nostra ambizione è competere, andare in gara per vincere”. Binotto e le chances ferrarista a Sakhir... e oltre

Il Team Principal di Maranello punta la sua attenzione sull'esordio stagionale ma lancia lo sguardo in avanti su un Mondiale tutto in evoluzione.

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La nostra ambizione è poter competere, vogliamo poter lottare ad ogni gara e quindi in partenza non firmo per un secondo posto. Non ho la presunzione di dire che non sarebbe un risultato soddisfacente, ma ho l’ambizione di andare in gara per vincere”. Nell'imminenza del via dle Mondiale e del GP del Bahrein, il Team Principal Mattia Binotto "pesca" nel DNA della Ferrari il punto di partenza e la missione stessa di una stagione-chiave per le Rosse.

“Veniamo da stagioni difficili, questo è un gruppo che ha voglia di riscatto e anche se è ancora presto per giudizi definitivi credo che abbiamo una buona macchina. Oggi sono più tranquillo, l’apprensione dei primi giri di pista l’abbiamo superata, ora rimane quella del confronto nel primo weekend di gara. È un’apprensione che si sta trasformando in voglia di risultato, di fare bene e di ottenere quello che pensiamo possa essere alla nostra portata. La stagione però deve ancora iniziare, non sappiamo davvero dove ci collocheremo nella scala dei valori in campo: lo scopriremo al termine della prima qualifica e della prima corsa della stagione".

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"Ho detto già alla presentazione che serviranno quattro o cinque GP per scoprire il potenziale delle varie monoposto. Anche se in Bahrain dovessimo essere molto competitivi... non sarà comunque il momento di esultare. È stato importante aver girato con costanza nei test ed aver acquisiti dati, credo che il prossimo fine settimana saremo competitivi ma non possiamo dire oggi se saremo due decimi avanti o indietro".

"La Red Bull mi è sembrata molto forte, sicuramente Max, magari una ci starà davanti e una dietro, ma credo che saremo ad un livello in cui potremo competere, se ci sarà una differenza non sarà incolmabile, parliamo di differenze che dopo poche gare potrebbero comunque essere colmate. Il punto di partenza è buono: quanto buono lo scopriremo”.