La storia si ripete. Finisce come peggio non poteva per la Juventus il ritorno degli ottavi di finale di Champions League: dopo l'Ajax, il Lione e il Porto, ecco il Villarreal. I bianconeri salutano la competizione agli ottavi per il terzo anno di fila e gli interrogativi che ora si pongono valgono non solo per il presente ma anche per il futuro. Lo sa bene Massimiliano Allegri, che dopo la disfatta europea con tanto di fischi dello Stadium, ha spostato l'attenzione sui prossimi impegni: "Dobbiamo switchare subito, domenica c'è il campionato e serve vincere perché altrimenti si rovina il lavoro di tre mesi - ha detto pensando alla salernitana, poi ha aggiunti - E aspettate prima di farci il funerale".
"Siamo in lotta per il quarto posto e ci giochiamo una finale di Coppa Italia", ha continuato il tecnico bianconero, che non ha nominato mai la parola 'scudetto', ma sa bene che una rimonta tricolore cambierebbe decisamente il volto di questa stagione tormentata e ha già messo nel mirino lo scontro diretto contro l'Inter dopo la sosta allo Stadium.
Il finale di stagione sarà determinante, perché dopo l'ennesimo flop europeo una nuova rivoluzione sembra già alle porte in casa Juventus e ieri, per molti, potrebbe essere stata l'ultima volta in Champions. In primis per Paulo Dybala, il cui tardivo ingresso con gli spagnoli è stato molto criticato ("Ma aveva fatto due allenamenti") e che è appeso a un rinnovo che ancora non arriva (come De Sciglio e Bernardeschi).
In bilico anche il futuro di Morata, che se doveva giocarsi il futuro col Villarreal ha sbagliato tutto, e di Kean, il cui ritorno non ha convinto, così come quello di Rabiot e Arthur, acquisto milionario benedetto solo dal bilancio. A Torino sono tutti in discussione tranne Allegri (rinunciarvi sarebbe un bagno di sangue economico) e il finale di stagione sarà desiviso. "Aspettate a farci il funerale".