L'ultima grande tappa è un Galibier, durissimo e affascinante. Poi comincerà la discesa, prima morbida, poi ripida da buttarsi in picchiata fin sotto il traguardo. La corsa scudetto del Napoli, trascinato da un monumentale Osimhen, passa per forza di cose dalla trasferta di Bergamo, sulla carta la più complicata per gli azzurri da qui a fine campionato. Poi sarà un lento scendere: prima Fiorentina e Roma in casa, gare ancora con un discreto coefficiente di difficoltà, quindi quasi più nulla, con la trasferta sul campo del Torino alla terz'ultima che potrebbe rappresentare l'ultima grande trappola degli uomini di Spalletti.
Ricaricate le energie e liberata la testa in questa pausa per la Nazionale, insomma, il Napoli è atteso dalla curva più pericolosa, contro un'Atalanta che sembra in leggera crescita e che, complici anche i molti infortuni di allora tra gli azzurri, è già stata capace di vincere al Maradona nel match di andata.
Il tutto in una giornata in cui Spalletti dovrà fare a meno degli squalificati Rrahmani, importantissimo al fianco di Koulibaly, e, soprattutto, di Victor Osimhen, il grande trascinatore di questo Napoli e l'uomo simbolo della rincorsa scudetto degli azzurri. Al Gewiss servirà dunque un'impresa ed è banale dire che si tratterà di un incrocio fondamentale, se non decisivo, nella lotta al titolo. Il Milan nella stessa giornata ospiterà il Bologna con ovvie, e concrete, speranze di portarsi a casa altri tre punti. Perdere, quindi, significherebbe scivolare potenzialmente a -6 dalla vetta con soltanto sette giornate davanti. Non un divario incolmabile, ma certamente uno scatto più complicato da chiudere.
Ma Osimhen, dicevamo. Il nigeriano, reduce da due doppiette da sei punti nelle ultime due gare, ha segnato cinque degli ultimi sette gol del Napoli, a dimostrazione del suo peso specifico assoluto nel gioco di Spalletti. Giocare a Bergamo senza di lui sarà quindi, evidentemente, il grande esame di maturità cui è chiamato a rispondere il Napoli. Vincere a casa Gasperini sarebbe una molla fondamentale nella lotta al titolo. Perdere potrebbe voler dire abdicare alla corsa scudetto. Dentro o fuori, quindi, giocandosi tutto in una sola partita. Sbagliare è assolutamente vietato.
LE STATISTICHE
• Victor Osimhen è il primo nigeriano nella storia ad andare in doppia cifra di reti per due stagioni differenti in Serie A e in generale il quarto giocatore africano a riuscirci, dopo George Weah, Samuel Eto’o e Mohamed Salah.
• Victor Osimhen dopo 20 presenze in questo campionato ha già superato quanto fatto nel 2020/21 in 24 presenze (11 v 10 gol).
• Victor Osimhen ha realizzato quattro marcature multiple in stagione, contando tutte le competizioni: tra i giocatori della Serie A solo Dusan Vlahovic (sei) ha fatto meglio.
• Victor Osimhen ha realizzato cinque gol di testa in questo campionato, l’ultimo giocatore del Napoli a riuscirci era stato Edinson Cavani nel 2012/13 (sei).
• Il Napoli ha segnato 19 gol su sviluppo di palla inattiva in questo campionato, nessuna squadra ha fatto meglio.
• Il Napoli ha subito gol in tutte le ultime sei partite di campionato, peggior striscia da gennaio 2021 per i partenopei.
• Quella di oggi è stata la 100ª presenza di Marco Silvestri in Serie A.