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Sci, Coppa del Mondo: doppietta azzurra in gigante con Brignone e Bassino

Vittoria numero 20 per la valdostana, che vince davanti alla sua connazionale e a Vlhova. La Coppa di specialità va a Tessa Worley

@Getty Images
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Nell’ultimo gigante stagionale è Tessa Worley a prendersi la Coppa di specialità. La francese, padrone di casa, si aggiudica a Meribel il globo di cristallo nell’atto conclusivo dell’edizione 2021-2022. È lei la migliore tra le porte larghe. Delusione per Mikaela Shiffrin, mentre l’Italia chiude in festa con una meravigliosa doppietta che vede protagoniste Federica Brignone, alla sua 20esima vittoria, e Marta Bassino seconda. Petra Vlhova è terza.

Successo numero 20 e podio numero 21 in carriera. Sono questi i numeri che riguardano rispettivamente Federica Brignone e Marta Bassino, protagoniste azzurre dell’ultima gara di sci alpino femminile della stagione 2021-2022 di Coppa del Mondo: il gigante di Meribel, in Francia. Le due portacolori azzurre mettono a segno un uno-due sensazionale, chiudendo nel migliore dei modi questa edizione. Succede di tutto nella seconda manche, con Mikaela Shiffrin, al comando con oltre 8 decimi di margine sulla valdostana, che crolla vistosamente finendo addirittura settima e perdendo la possibilità di conquistare la sfera di cristallo tra le porte larghe, che va così alla padrona di casa Tessa Worley, per la seconda volta in carriera (dopo il 2017).

Un successo avrebbe garantito il trofeo alla statunitense. Brignone non esultava da oltre due anni in questa specialità (Sestriere 2020, ex aequo con Petra Vlhova) e chiude così terza nella generale. Marta Bassino è seconda, a 31 centesimi da Federica, e con una rimonta favolosa nella manche decisiva. La cuneese (quarto podio stagionale) era sesta, a +1.37 da Shiffrin, ed è stata anche capace di battere Petra Vlhova per 6 centesimi. La slovacca, alla fine, sale sul terzo gradino del podio come ieri in slalom. È così dolcissimo il quarto posto finale per Tessa Worley (+ 0.45), alla quale bastano questi 50 punti per operare il sorpasso nei confronti di Sara Hector (solo 14esima) che la precedeva di 5 lunghezze alla vigilia della battaglia decisiva.