Il giorno dopo la sbornia per il trionfo nel derby, la Roma giallorossa si è svegliata innamorata pazza di Tammy Abraham. La doppietta segnata alla Lazio, la più veloce della storia della stracittadina Capitale (23 min.), è stata la definitiva consacrazione dell'attaccante inglese (nessuno come lui in Serie A nel 2022 con 9 gol), e dell'amore scoppiato con la città e con i tifosi, a cui l'ex Chelsea al triplice fischio ha dedicato subito un pensiero: "Sono deluso per non aver fatto quel gol sotto la Sud - ha detto - Da lì non sbaglio in genere..."
E ha ragione, perché alla sua prima stagione italiana Abraham è già arrivato a quota 23 gol stagionali, di cui 15 in Serie A (eguagliato il suo record in un singolo campionato stabilito con il Chelsea nel 19/20). Con la doppietta alla Lazio ha superato anche Montella e Batistuta nella classifica dei marcatori al primo anno con la maglia della Roma, altri due gol e Tammy diventerà il romanista con più gol al primo anno in giallorosso.
Numeri da bomber vero (nel nuovo anno solo Lewandowski con 12 ha segnato più gol nei 5 maggiori campionati europei) e gol quasi tutti pesanti (per nove volte ha segnato la rete che ha sbloccato la partita e ha fatto male a tutte le big del campionato tranne Inter e Napoli, che però deve ancora affrontare al ritorno), ma a conquistare i tifosi della Roma è stato fin da subito il suo atteggiamento in campo e fuori.
Oltre ad essere un leader tecnico, Abraham è un leader emotivo e lo ha dimostrato anche contro la Lazio sbracciando a più riprese e aizzando la Curva Sud. Statisticamente non si vedeva da tempo una prima stagione così dalle parti di Roma, ma il suo impatto sulle partite va anche oltre i tanti gol che segna (e in tutti i modi).
Lo sa bene Mourinho, che dall'inizio gli ha affidato l'attacco della squadra e anche dopo una giorata trionfale come quella del derby lo tiene sempre sulla corda: "Quando dite che Abraham è fantastico io non sono d'accordo - ha dichiarato lo Special One - So che può fare quello che ha fatto oggi e non solo con i gol ma anche per come tiene palla. Da lui esigo tanto perché conosco il suo potenziale. Deve giocare sempre così".