MILAN

Milan, la forza delle idee: lo scudetto sarebbe un’impresa

I rossoneri hanno il monte ingaggi più basso tra le prime quattro squadre della classifica e nessun bomber in doppia cifra, eppure sono in vetta a 8 giornate dalla fine

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"Le idee contano più dei soldi. Per essere competitivi è importante avere intuizioni, passione e spirito di sacrificio”. Il pensiero di Arrigo Sacchi sembra essere anche quello di Stefano Pioli, che nonostante il Milan abbia il monte ingaggi più basso tra le prime quattro squadre della classifica, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, guida la Serie A con tre punti di vantaggio sul Napoli a otto giornate dalla fine e sogna uno scudetto che avrebbe davvero il sapore dell’impresa.

Molti tifosi avevano storto il naso quando a gennaio la società non è intervenuta sul mercato per rimpiazzare Kjaer, ma la crescita di Kalulu è soltanto l’ultimo esempio dell'ottimo lavoro fatto dalla società di via Aldo Rossi, che ha saputo costruire una squadra molto competitiva seguendo comunque le linee guida della sostenibilità.

Il monte ingaggi dei rossoneri (100 milioni lordi) è nettamente inferiore rispetto a quello delle altre capolista europee (Bayern Monaco 192 milioni, Manchester City 258 milioni, Real Madrid 401 milioni, mentre quello del PSG è di addirittura 470 milioni) e anche rispetto a quello delle altre contender al tricolore (Napoli 110, Inter 130 e Juve 172), ma c’è un altro dato per cui il primato dei rossoneri sorprende: gli attaccanti del Milan segnano col contagocce.

Bisogna scendere infatti fino alla 20esima posizione della classifica marcatori per incontrare il primo tra i rossoneri, anzi i primi tre: Ibrahimovic, Giroud e Leao che neanche raggiungono la doppia cifra, 8 reti ciascuno. Se per il portoghese è comunque il miglior bottino dei tre anni in Italia, lo svedese non ha mai segnato così poco nei suoi anni rossoneri.

Segna poco questo Milan con le punte, ma spesso basta l'1-0: successo di ‘corto muso’ per dirla con Allegri, tanto che sono già 6 le vittorie di Pioli in questo campionato con questo risultato. Nessuno come i rossoneri, nè la Juve, né il Napoli, né l’Inter, un dato che avvicina la squadra di Pioli a quella di Capello nella stagione 1993/94, quando in 34 partite vinse in 9 occasioni per 1-0. E in quella stagione, quella del 14esimo scudetto del Diavolo, il miglior marcatore era Daniele Massaro con 11 reti…