Non saranno forse i 90 minuti che decideranno il campionato, ma è certo che il prossimo week-end potrà dire molto sulla corsa scudetto di Milan, Napoli e Inter. Inutile dire che i due scontri diretti in programma, Juventus-Inter e Atalanta-Napoli, consegnano ai rossoneri, impegnati in casa contro il Bologna nel posticipo del lunedì, un'occasione grande così di allargare la forbice sulle inseguitrici e dare un'accelerata importante verso il titolo. Altrettanto vero è però che uscire con tre punti da due gare complicate potrebbe dare alla banda di Spalletti e ai nerazzurri la spinta giusta per affrontare le sette gare che rimarrebbero da lì alla fine della stagione. Per non parlare della sindrome da "piccola" che ha perseguitato il Diavolo...
MILAN, I PERICOLI NASCOSTI
Sindrome da piccole, dicevamo. Sulla carta l'impegno dei rossoneri è sicuramente quello più facile, ma in questa stagione il Milan ha dimostrato di avere molte più difficoltà con le squadre di medio-bassa classifica rispetto che con le "sette sorelle". Non inganni, quindi, la classifica del Bologna, che sarà spinto dalla voglia di regalare una soddisfazione a Mihajlovic e che, classifica alla mano, non ha granché da perdere. La gara di andata fu particolare: subito in discesa per il Milan, poi complicata con il Bologna in 9, poi ripresa. Da allora sono cambiate molte cose e, in particolare, Pioli ha finalmente registrato la difesa, reduce da quattro partite consecutive senza subire gol (tra campionato e Coppa Italia) e ha la rosa praticamente al completo. Le condizioni dei nazionali, quasi tutti impegnati per parecchi minuti, andrà monitorata con attenzione, ma in questo senso giocare lunedì sera, tra l'altro conoscendo il risultato delle dirette concorrenti al titolo, potrebbe aiutare. Bologna e Genoa in casa e Torino in trasferta, vale a dire i prossimi tre impegni, daranno la misura reale delle ambizioni scudetto dei rossoneri che, da lì alla fine, avranno invece un calendario complicato. Se il Milan sarà in grado di fare 18 punti (tra l'altro quelli fatti all'andata con le stesse avversarie, ndr), Napoli e Inter potranno sbagliare una sola partita. Juve e Atalanta, in questo senso, sono già avversarie da dentro o fuori. Attenzione anche al fattore San Siro: delle quattro sconfitte in campionato, tre sono arrivate al Meazza...
NAPOLI, SENZA OSIMHEN È UNA PROVA DI MATURITÀ
L'Atalanta in trasferta, poi Fiorentina e Roma in casa: il campionato del Napoli passa evidentemente da queste tre partite, le ultime davvero complicate per gli azzurri. Spalletti è alle prese con qualche problema, primo su tutti l'assenza di Osimhen, squalificato, senza il quale, però, non ha fin qui mai perso. Il peso dell'attaccante nigeriano nelle ultime partite è stato clamoroso. Come verrà assorbita la sua assenza, unita tra l'altro a quella di Petagna e Rrahmani, è tutto da vedere. Anche Insigne, reduce dalla brutta figura con la Nazionale, dovrà ritrovare le giuste motivazioni. D'altra parte l'Atalanta è obiettivamente in crescita e, anche se in grande difficoltà in casa in questa stagione, è il peggior avversario possibile da affrontare. Vincere a Bergamo darebbe al Napoli la definitiva convinzione di poter vincere lo scudetto. Perdere potrebbe voler dire scivolare a sei punti dalla vetta. Come per il Milan, alternative zero. Chi sbaglia, a questo punto, paga. E paga salato.
INTER, LA SUPERCLASSICA VALE UNA STAGIONE
Inter e Juve sono in qualche modo i due opposti di questa fase della stagione: i nerazzurri vengono da una serie di risultati negativi e sono in evidente difficoltà, la Juve, al contrario, ha scalato la classifica rimontando posizioni e, proprio domenica sera, potrebbe mettere la freccia sui rivali storici e superarli in classifica sia pure con una gara in più. Di certo entrambi si giocano le residue chance scudetto. Per Allegri, che ha sempre onestamente detto di essere troppo lontano dalla vetta per pensarci davvero, c'è un solo risultato possibile, perché anche un pareggio allargherebbe probabilmente il solco con la prima in classifica. L'Inter non può permettersi nemmeno l'ipotetico rischio di finire a meno 9 dal Milan (con la gara di Bologna da recuperare, ndr). La sfida, insomma, già storicamente calda, sarà se possibile ancora più arroventata. Lautaro e Vlahovic, guariti dai rispettivi problemi, saranno regolarmente del match. Allegri, che non ha ancora battuto nessuna delle squadre che lo precedono, ha l'occasione per vendicare la sconfitta in Supercoppa. Inzaghi potrebbe chiudere il ciclo negativo cominciato con la sconfitta nel derby contro il Milan e rilanciarsi. Il calendario dei nerazzurri è all'ultima curva: attenzione a darli per morti, vincere allo Stadium potrebbe pesare moltissimo sulla corsa scudetto.