NBA

Nba: Milwaukee passa all’overtime con 44 punti di Antetokounmpo

Antetokounmpo è il protagonista assoluto della vittoria dei Bucks sui Nets, Atlanta ritrova Gallinari (4 punti)

© Getty Images

Giannis Antetokounmpo domina contro i Brooklyn Nets: il n°34 dei Bucks è autore di 44 punti e 14 rimbalzi ed è anche decisivo nel finale nel successo all’overtime che regala l’accesso ai playoff di Milwaukee. Sempre ai supplementari, Chicago batte i Clippers: DeMar DeRozan segna 50 punti. Trae Young trascina Atlanta contro Cleveland (4 punti di Gallinari). Non basta un Joel Embiid da 37 punti affinché i Sixers evitino il ko. Ancora male i Lakers.

BROOKLYN NETS-MILWAUKEE BUCKS 119-120 OT
Senza alcun dubbio, Giannis Antetokounmpo è l’uomo copertina del successo di Milwaukee contro Brooklyn. Prima con la tripla del pareggio a bersaglio a 18 secondi dalla sirena (quella con cui supera i 14.211 punti di Kareem Abdul-Jabbar e diventa il miglior realizzatore della storia di Milwaukee) e poi con i liberi decisivi nel finale di overtime. Alla fine sono 44 punti per il greco, conditi con 14 rimbalzi e sei assist, che valgono l’aritmetica conquista di un posto ai playoff da parte dei Bucks. Khris Middleton viene espulso a metà terzo quarto, dopo aver realizzato 16 punti, per un fallo in transizione su Bruce Brown. Il passo falso rischia di costare l’ottavo posto a Est ai Nets, agganciati sia da Charlotte sia da Atlanta in classifica, con cinque partite ancora da giocare: non bastano infatti i 26 punti con 11 rimbalzi e sette rimbalzi di Kevin Durant.

CHICAGO BULLS-LOS ANGELES CLIPPERS 135-130 OT
Nonostante fosse finita sotto anche di 16 lunghezze nel terzo quarto, Chicago ritrova la mira e, trascinata da un pazzesco DeMar DeRozan, forza il supplementare grazie ai liberi a bersaglio del suo All-Star. Terza vittoria nelle ultime quattro partite per rilanciare la corsa playoff dei Bulls. 50 sono i punti per n°11 dei padroni di casa, con 17/26 al tiro, 14/15 ai liberi e +19 di plus/minus in 43 minuti. Dieci punti arrivano nel solo overtime. Chicago raccoglie anche 22 punti e 14 rimbalzi da parte di Nikola Vucevic e 21 punti di un Zach LaVine impreciso, che poi chiude con 5/17 dal campo e 1/6 dall’arco. I Clippers invece non riescono a evitare la sesta sconfitta negli ultimi sette match, nonostante un quintetto tutto in doppia cifra, guidato dai 34 punti di Reggie Jackson.

ATLANTA HAWKS-CLEVELAND CAVALIERS 131-107
Atlanta parte forte, segna 66 punti di squadra nel primo tempo e domina senza problemi contro Cleveland, tirando con il 49.5% di squadra e chiudendo con 17/39 dall’arco complessivo. I Cavs non vanno oltre i 21 punti di Cedi Osman e i 18 con otto assisti di Darius Garland. Gli Hawks, invece, ritrovano Danilo Gallinari (4 punti in 23 minuti, con +11 di plus/minus), ma non il suo posto da titolare, ormai appannaggio di Kevin Huerter, determinante con i suoi 23 punti e chirurgico dal campo con 5/6 dall’arco. È lui il bersaglio preferito dei nove passaggi vincenti distribuiti da un Trae Young che chiude con 30 punti a referto, sempre più leader di un attacco in splendida forma. Vittoria fondamentale in chiave play-in per Atlanta, che desidera ancora risalire la china.

DETROIT PISTONS-PHILADELPHIA 76ERS 102-94
Philadelphia rimanda l’appuntamento con la certezza della qualificazione playoff e scivola anche al quarto posto a Ovest dopo il ko a Detroit. Saddiq Bey segna 10 dei suoi 20 punti negli ultimi 4 minuti e 43 secondi di gara. Cade Cunningham ne aggiunge 27 con sei passaggi vincenti e 12/29 al tiro, mentre non c’è storia in uscita dalla panchina: 39-8 a favore dei Pistons, che ritrovano così il successo dopo tre sconfitte consecutive. Inutili ai fini del risultato i 37 punti e 15 rimbalzi di Joel Embiid. Prova a incidere anche James Harden, che è autore di 18 punti, nove rimbalzi e sette assist, ma si dimostra nel complesso opaco e poco incisivo nella ripresa, soprattutto in un quarto periodo in cui Philadelphia incassa il 29-15 di parziale che decide il match.

UTAH JAZZ-LOS ANGELES LAKERS 122-109
Situazione sempre più complicata per i Los Angeles Lakers. Senza gli infortunati LeBron James e Anthony Davis, la formazione gialloviola crolla a picco anche contro gli Utah Jazz, i quali ritornano al successo dopo cinque sconfitte di fila grazie ai 29 punti di Donovan Mitchell e ai 25 con 17 rimbalzi di Rudy Gobert. La partita non è mai stata realmente messa in discussione: match pressoché dominato dai padroni di casa, nonostante i 24 punti di Russell Westbrook e i 21 con 12 rimbalzi di Dwight Howard, leader realizzativi di una squadra da 4-14 di record nel post All-Star Game. Il risultato finale ci dice che, a oggi, i Lakers sarebbero fuori anche dal discorso play-in dopo questo quarto ko consecutivo (11esima posizione).

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