VERSO SAMPDORIA-ROMA

Roma, Mourinho: "Non c’è un caso Zaniolo: non è disponibile. Mi spiace per l'Italia"

Lo Special One: "Il derby che ci interessa adesso è quello della prossima stagione, ci dobbiamo concentrare sulla Sampdoria"

@Getty Images

Conferenza stampa per José Mourinho alla vigilia della Sampdoria. A tenere banco è Nicolò Zaniolo. “Avevo già scritto sul foglio: Zaniolo sarà la seconda domanda! (ride, ndr). Io voglio solo parlare di lui, per una questione di principio non commento - ha spiegato l'allenatore della Roma -. Di Zaniolo posso dire che ci sono tanti calciatori che vanno in panchina con i loro club ed è una cosa normale. Non vedo questo tipo di domanda con altri club o altri allenatori. Zaniolo è andato in panchina contro la Lazio, abbiamo adottato una strategia diversa con l'obiettivo di vincere la partita e l’abbiamo fatto. Non c’è storia. Dopo va in Nazionale e quello che è successo non è da commentare. E’ arrivato qui giovedì mattina con un problema al flessore".

Sulle condizioni di Spinazzola, il cui rientro in campo è ancora una grande incognita: "Le notizie sono positive, però sembra che voi stiate cercando di avere una partita o un momento dove noi possiamo dire che lui torna e questo è impossibile. Sono troppi i mesi che non si è allenato con la squadra, inizia ora a poco a poco e progressivamente. Siamo tutti contenti: il calciatore, lo staff medico, tutti. Però non possiamo né vogliamo dire quale sia il momento in cui tornerà. Tutto positivo, il giocatore è super felice e questa è la cosa più importante".

Sull'eliminazione dell'Italia. "Se voi avete domande sulla nazionale, io vi anticipo e vi dico che mi dispiace che l’Italia non è al mondiale ma se arrivava Italia-Portogallo, non posso nascondervi che avrei tifato Portogallo ma come persona che ama l’Italia mi dispiace tanto un mondiale senza l’Italia".

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Lo Special One preferisce non commentare il momento di crisi del calcio italiano. "Ho un’opinione ma non voglio condividerla, è basata sulla mia esperienza in Italia ma non sarebbe etico condividerla. Sono 3 anni che ho allenato in Italia e mi sono trovato molto bene, se privatamente qualcuno mi chiede un mio giudizio io sono disponibile, ma non alimenterò un giudizio pubblico".

Sulle indagine sulle plusvalenze che coinvolgono diverse squadre. "Non è compito mio. Per il giocatore è molto chiaro che possiamo arrivare quinti, sesti. Finire quinti o finire ottavi è diverso. Dobbiamo arrivare fino alla fine con l’ambizione di fare più punti possibile. Non voglio pensare ad altre situazioni".