LA RIVELAZIONE

Nuovi Messi crescono: Bernabé, dal Barça a Parma passando per Pep

Classe 2001, cresciuto nella Masia e passato dal Manchester City, il centrocampista gialloblù ha suscitato l'interesse di tutti dopo la doppietta a Cosenza

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Per uno che nasce a Barcellona e cresce nella Masia, passa del Manchester City sotto lo sguardo attento di Pep Guardiola, e segna un gol come il secondo personale al Cosenza, lasciandosi alle spalle una serie di avversari saltati come birilli, diventa normale scomodare paragoni illustri. Resta il fatto che Adrian Bernabé, centrocampista del Parma classe 2001, è diventato uno dei giovani più tenuti in considerazione dagli addetti ai lavori del calcio internazionale. 

Dopo essere entrato nelle giovanili dell'Espanyol nel 2013, viene subito notato dagli osservatori blaugrana che lo fanno crescere nella leggendaria Masia insieme a giocatori già entrati nel calcio che conta come Nico, Ansu Fati ed Eric Garcia. Nel 2018 il Manchester City, che sotto la guida di Guardiola tiene sempre sotto controllo i giovani talenti del Barça, lo porta in Inghilterra dove affina le logiche del calcio di posizione imparate nella sua città natale. 

Pep decide di dargli spazio in prima squadra, dopo pochi mesi dal suo arrivo, in Coppa di Lega. Il 25 settembre 2018 gioca i minuti finali contro l’Oxford United. Alla fine saranno cinque le presenze totali tra i "grandi" del City in tre anni. Va meglio nell'Under 23 dove conosce Enzo Maresca, che poi decide di portarlo a Parma quando gli viene affidata la guida tecnica degli emiliani. L'avventura nella Serie B italiana non inizia nel migliore dei modi per il centrocampista catalano: le visite mediche nel nuovo club mettono in evidenza un'anomalia cardiaca per cui è necessaria un'operazione chirurgica a cui Bernabé si sottopone a inizio agosto 2021.

Dopo quattro mesi di riabilitazione torna ad allenarsi con il gruppo. Nel frattempo, però, il suo mentore Maresca è stato esonerato e al suo posto, sulla panchina del Parma, si siede Iachini che lo fa debuttare contro il Benevento. Poi arriverà la prima partita da titolare con il Pordenone e il primo gol contro la Spal, fino all'exploit di Cosenza: doppietta con una rete, la seconda, da cineteca.

Bernabé può giocare esterno alto a destra (a piede invertito), in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1, mezzala offensiva e trequartista centrale o laterale. Molto dotato tecnicamente, può fare la differenza con percussioni palla al piede e passaggi filtranti o lanci lunghi. Un giocatore eclettico, insomma, destinato ai palcoscenici più alti del calcio internazionale. 

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