Pioli: "Stiamo lavorando sulla fase realizzativa. In estate nessuno pensava allo scudetto"
L'allenatore rossonero, alla vigilia della partita contro i granata, ha parlato anche dei problemi in zona-gol
Stefano Pioli ha parlato a Milanello alla vigilia della partita dell'Olimpico di Torino, una gara fondamentale per il cammino scudetto dei rossoneri che scenderanno in campo dopo aver conosciuto i risultati delle dirette concorrenti. L'allenatore del Milan ha affrontato temi caldi come quelli relativi ai problemi realizzativi e alla possibilità che vengano variati i temi tattici che caratterizzano la squadra.
LA CONFERENZA DI PIOLI
Juric ha parlato molto bene della vostra prestazione con il Bologna.
"Stimo molto Juric, riesce a dare identità alla squadra e fa migliorare i giocatori. Noi allenatori guardiamo le cose nel complesso e abbiamo visto situazioni da migliorare già da domani".
Come è stata la settimana rossonera?
"La giornata di riposo era già programmata e sono io che decido. È stata una settimana fatta bene, con attenzione, concentrazione e giusta qualità, che è ciò che servirà domani sera".
C'è il problema del gol.
"I grandi numeri dicono qualcosa. Siamo consapevoli che dobbiamo migliorare nella fase realizzativa e conclusiva negli ultimi 20 metri. Abbiamo cercato di lavorare con ancora più precisione ed efficacia".
Qual è la situazione di Saelemaekers?
"E' un titolare del Milan, tutti sono titolari del Milan ma devo fare delle scelte. La condizione psico-fisica non può essere sempre al 100%. Ho fatto certe scelte perché in quel momento le ritenevo giuste ma ci sono tante altre occasioni".
Quanto vorrebbe rivedere il Milan del 7-0 a Torino?
"Quella partita è lontana e il Torino è diverso. Sarà una partita fisica e sporca ma ci faremo trovare pronti".
Come valuta le tre pretendenti allo scudetto?
"Non esistono squadre perfette. Il City, per esempio, aveva 12-13 punti di vantaggio sul Liverpool, domani c'è lo scontro diretto con un punto di vantaggio. Tutte le squadre vivono momenti di up e down, da superare con il lavoro. Abbiamo dimostrato di poter superare le difficoltà con il gioco di squadra: è su questo che dobbiamo puntare".
Che cosa ha il Milan più delle altre?
"Noi dobbiamo esaltare le nostre qualità e coprire i nostri punti deboli che fanno parte di noi. I nostri aspetti positivi però sono superiori".
Che cosa ne pensa della stagione di Pobega?
"Pobega ha fatto sicuramente bene ma ora non è il momento adatto per parlare della prossima stagione. Ora devo valorizzare la mia rosa e poi si penserà al futuro".
I fischi a Kessie? Ha parlato con lui?
"Kessie è concentrato e motivato. Non ho parlato con lui ma siamo tutti concentrati sulle prossime partite".
Ha pensato di cambiare sistema di gioco?
"Noi cambiamo tantissimo di partita in partita e continueremo a farlo a seconda degli avversari che troveremo. E' una questione di qualità e di precisione negli ultimi metri e cercheremo di farlo da domani".
C'è un po' di ansia nella squadra in questo finale di stagione?
"Non vedo una squadra ansiosa. E' normale esserlo negli ultimi 10 minuti di una partita ma non vedo una squadra preoccupata. E' un privilegio essere qui, ci siamo e abbiamo le qualità per farlo. Nessuno l'estate scorsa pensava potessimo lottare per lo scudetto".
Quali sono le condizioni di alcuni giocatori come Messias, Leao e Ibrahimovic? Per i primi due è il caso di concedere sempre fiducia o cambiare?
"La fiducia ce l'hanno come tutti e li stimo tantissimo per il loro lavoro. Faccio scelte per mettere in campo la formazione migliore e ogni giocatore del Milan deve pensare che anche una sola manciata di minuti possono fare la differenza".
Si possono vedere Rebic e Leao insieme come nel finale della gara con il Bologna?
"Può essere una soluzione con le difese a tre piuttosto che a quattro. Abbiamo certe caratteristiche, con Kessie trequartista sei più equilibrato mentre con Brahim più offensivo, dipende dalle situazioni".
Giroud può mettere in difficoltà Bremer?
"Bremer è uno dei difensori più forti del campionato italiano e Giroud può metterlo in difficoltà perché è uno degli attaccanti più forti".
Rebic può giocare da trequartista?
"Col 4-4-2 si può fare ma Rebic non è un trequartista per come intendo io il 4-4-2".
L'Inter, su 13 partite del girone di ritorno, ha giocato 9 volte prima del Milan. È giusto secondo lei?
"Credo che sarebbe corretto che tutti giocassimo allo stesso orario ma giocare prima o dopo non fa la differenza. Se vuoi vincere lo scudetto, devi avere una mentalità vincente ma giocare allo stesso orario sarebbe la cosa migliore".
Con la media di 2.5 punti in trasferta il Milan può vincere lo scudetto?
"Bisogna fare tanti punti e vincere tante partite e credo che la squadra abbia le qualità per farlo. La partita di domani è la più importante e bisogna pensare a quella".
Cosa manca al Milan in fase realizzativa?
"Se pensiamo troppo alla partita precedente non prepariamo bene quella dopo. Le partite sono uniche: magari domani non facciamo 30 tiri in porta ma tre e facciamo tre gol. L'importante è avere la qualità per mettere in difficoltà anche il Torino".
Promette di non far soffrire i tifosi con il Toro?
"Sul non farci soffrire non prometto nulla, sul regalare una gioia ci proveremo".