Simone Inzaghi si gode la vittoria contro il Verona e il chiaro segnale in chiave scudetto alle rivali. "Sapevamo della forza del Verona, abbiamo preparato bene questa gara. Dovevamo approcciarla bene. Benissimo nel primo tempo, in gestione nella ripresa - ha spiegato il tecnico dell'Inter - Abbiamo fatto un tour de force non indifferente, nelle ultime partite non arrivavano i risultati e la testa si era fatta pesante. Dovevamo dare seguito alla vittoria di Torino, altrimenti non sarebbe servito a niente. La vittoria di Torino ci ha dato grande fiducia, la mia non era mai venuta meno. So che allenando l'Inter ci possono essere delle critiche, ci stanno".
Sulla scelta di Dimarco. "Ha caratteristiche molto importanti. A Napoli aveva fatto benissimo e Bastoni arrivava da un tour de force. Tutti hanno sempre fatto il loro quando hanno giocato e oggi abbiamo valutato che servisse lui".
La lotta scudetto. "La fiducia ce l'ho sempre avuta perché so il percorso che stiamo portando avanti. Sapevo del rischio di arrivare nella squadra campione d'Italia che perdeva pezzi importanti. Ma la società e i tifosi ci sono sempre stati vicino, tutti hanno capito che questi sacrifici andavano fatti. Ma stiamo facendo un ottimo cammino, siamo lì e ci giocheremo queste 7 partite che mancano nel migliore dei modi. In queste partite ci siamo equivalsi tutti, mancano 7 gare e siamo tutte lì".
Perisic attaccante dopo l'uscita di Correa. "Può darsi. Gosens sta crescendo e ha bisogno di giocare per trovare minutaggio. Correa temevo si facesse male, non era giusto in quel momento rinunciare a Perisic, ecco perché l'ho messo lì, attacca molto bene la profondità".