Tony Arbolino vince il GP delle Americhe di Moto2, conquistando il primo successo in carriera nella categoria. Il pilota italiano agguanta la vittoria davanti al giapponese Ogura e il britannico Dixon, sfruttando al meglio la sfortuna del connazionale Vietti e di Canet. I due, in lotta per la leadership della classifica piloti, cadono a inizio gara rimandando a Portimao la possibilità di vedere un cambio in vetta alla generale.
Austin non perdona, ma regala opportunità. Se da un lato il leader della generale Celestino Vietti e l'inseguitore più vicino Aron Canet si tirano fuori dalla lotta al successo finale a causa di due cadute arrivate l'una a distanza di poco dall'altra, la pista libera davanti alla Kalex del team Marc VDS esalta Tony Arbolino che sfrutta l'occasione e ringrazia per accomodarsi per la prima volta in carriera sul gradino più alto del podio in una gara di Moto2. Successo da applausi per il pilota milanese, che dopo aver rincorso Vietti e Canet si ritrova davanti a tutti dal settimo giro in poi, riuscendo ad amministrare e anzi ad allungare sugli inseguitori. La lotta per il secondo posto tra Ogura e Dixon lo facilita, così il "Tiburón" ringrazia e stappa lo champagne.
Sul podio, dopo una lotta estenuante, va anche il giapponese Ogura seguito da Dixon, quest'ultimo al primo podio in carriera in Moto2. Quarto posto per Schrotter seguito poi da Navarro, Bendsneyder, Alcoba, Roberts, Augusto Fernandez e Baltus. Clamorosa beffa per il padrone di casa Cameron Beaubier, che all'ultimo settore era quarto ed è caduto chiudendo al 18° posto.
A punti vanno anche Arenas, Ramirez, Gonzalez, Salac e Fenati, mentre Pedro Acosta è costretto al ritiro dopo una caduta a tre giri dall'avvio di gara. Uno scivolone col brivido per lo spagnolo campione l'anno scorso in Moto3, una caduta che lo ha visto rientrare in pista con l'accorrente moto guidata da Ogura che è riuscito a evitarlo per un soffio.
La classifica piloti, nei piani alti, resta invariata con Vietti che mantiene la leadership. Alle spalle dell'italiano c'è ora Ogura, a 14 lunghezze, seguito da Arbolino e Canet, lontani rispettivamente 16 e 21 punti.