IL PREMIO

Shakhtar, a De Zerbi il premio Bearzot 2022

"L'ultimo ad abbandonare la nave mentre tutto esplodeva" si legge nelle motivazioni. Il tecnico: "Felice e orgoglioso"

Shakhtar Donetsk, maglia speciale in amichevole: sulle spalle le città più colpite dalla guerra

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Un legame forte, nato nel momento di maggior difficoltà e consolidato ancora di più con l'annuncio dell'assegnazione del Premio Bearzot. Così si può riassumere il rapporto tra il tecnico dello Shakhtar, Roberto De Zerbi, e il numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina. A fine febbraio, infatti, grazie anche al supporto di Uefa e Figc, l'ex allenatore del Sassuolo era riuscito a lasciare l'Ucraina in seguito allo scoppio del conflitto con la Russia e a raggiungere l'Italia con un viaggio tutt'altro che semplice.

De Zerbi e Gravina da quei giorni sono rimasti sempre in contatto. "Parlavo ieri con Roberto - spiega il numero 1 del calcio italiano - e a me farebbe piacere ospitare il suo Shakhtar nel centro tecnico di Coverciano a partire dal 20 di aprile al 10 di maggio". Più di una semplice idea lanciata, perché gli uffici federali sono già al lavoro per risolvere dei problemi di tipo logistico e nel frattempo lo Shakhtar è ospite del centro federale in Turchia. "Abbiamo qualche difficoltà nei primi due-tre giorni in cui dovrebbero stare a Coverciano, ma ci stiamo mobilitando per questo. Ci farebbe piacere e qualora ci riuscissimo sarebbe bello organizzare anche un'amichevole", ha rilanciato Gravina.

Intanto da venerdì a Coverciano sarà accolta anche la Nazionale Under 17 ucraina, impegnata la prossima settimana in provincia di Siena nella seconda fase di qualificazione al Campionato Europeo di categoria. A testimonianza di un impegno sempre crescente della Federazione nel sociale e in quei valori fondamentali per l'assegnazione del Premio Bearzot a Roberto De Zerbi. "È un orgoglio per me rappresentare l'Italia all'estero - ha detto l'allenatore dello Shakhtar - e spero di aver espresso nel mio piccolo e con professionalità valori come solidarietà e altruismo che da sempre caratterizzano il nostro paese".

Il 16 maggio poi il premio gli verrà consegnato al Coni, di seguito la motivazione con cui la giuria ha deciso di premiare l'ex tecnico del Sassuolo: “Tecnico che ha fatto del gioco propositivo e brillante la caratteristica principale delle sue squadre, Roberto De Zerbi ha coronato una costante crescita professionale arrivando su una panchina importante come quella dello Shakhtar Donetsk, portato alla qualificazione in Champions League oltre che al successo nella Supercoppa ucraina. L'inevitabile interruzione del campionato per l'invasione russa è avvenuta con lo Shakhtar in testa alla classifica, lanciato verso la vittoria del campionato ucraino. Mentre tutto esplodeva intorno, materialmente e metaforicamente, l'allenatore De Zerbi è stato l'ultimo ad abbandonare la nave, assicurandosi prima che tutti i giocatori fossero in salvo. Gesto che ha ribadito la sua dedizione al gruppo, e che sarebbe certamente piaciuto tanto anche a Enzo Bearzot, uomo e tecnico capace di fare di certi valori una filosofia di vita”.

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