Prima l'Inter, subito dopo il Milan: alle 19 i nerazzurri, alle 21 i rossoneri, niente contemporaneità come qualcuno aveva chiesto ma dilazione temporale alquanto limitata. Due squadre liguri oggi sulla strada della volata scudetto: lo Spezia dell'ex Thiago Motta per Simone Inzaghi, il Genoa di Alexander Blessin per Stefano Pioli. Prima considerazione, comune e condivisa tanto ad Appiano quanto a Milanello: non fidarsi delle apparenze. La "carta" non vale, insomma. Lo Spezia sta meglio del Genoa, dati alla mano. Decisamente meglio. Ma le ultime giornate insegnano con ogni previsione possa essere puntualmente smentita. Classifica tranquilla per gli spezzini, più 11 sul terzultimo posto occupato proprio dal Grifone. Nelle ultime quattro partite Motta ha ipotecato un finale di stagione tranquillo, fatta eccezione per il ko contro il Sassuolo sono arrivate due vittorie e un pareggio: in casa i due successi, avviso ai naviganti per Lautaro e compagni. Male invece il Genoa che dopo i sette pareggi consecutivi e il successo contro il Torino che avevano rianimato l'ambiente è caduto nel doppio ko contro Verona e Lazio che ha nuovamente spalancato le porte del dramma.
Certo, al netto di tutto questo, se Inter e Milan facessero una partita da Inter e Milan alle 23 di stasera sarebbe lecito attendersi una classifica con distanze invariate. Ma, appunto, c'è quel se che rende tutto incerto: i nerazzurri visti contro l'Hellas sembrano aver capitalizzato la botta di puro entusiasmo della vittoria torinese con la Juve, il Milan opaco e spuntato di Torino è parso invece accusare il contraccolpo del pari casalingo con il Bologna, rimettendo i cugini in carreggiata in soli 180 minuti. Inzaghi ritrova Lautaro - fuori per squalifica con il Verona - Pioli spera di "ritrovare" Giroud e il gol perduto. Astinenza sotto porta che ha caratterizzato anche il periodo nero dell'Inter, quando tra febbraio e marzo ha dilapidato il vantaggio precedentemente conquistato. Ora le parti sono invertite, perché di certezze acquisite in questo campionato non ce ne sono. Dunque, prima l'Inter alle 19, poi il Milan alle 21: comunque andrà, la volata resterà ancora lunga.