La partita M'Bala Nzola contro l'Inter è durata solo dieci minuti, alcuni dei quali neanche trascorsi in campo, per un motivo che ha dell'incredibile. L'attaccante dello Spezia, entrato in campo al quarto d'ora della ripresa per Manaj, è stato subito invitato dall'arbitro Maresca a togliere l'orecchino (coperto da un cerotto) che porta all'orecchio sinistro visto che da regolamento "tutti i tipi di accessori di gioielleria o bigiotteria sono vietati e devono essere tolti. Non è consentito l'utilizzo di nastro adesivo per coprirli". Il problema è che Nzola, dopo diversi tentativi, non è riuscito a togliersi l'orecchino, neppure con l'aiuto dello staff medico.
A quel punto Thiago Motta, infuriato per l'accaduto e spazientito per il tempo che passava con la squadra in dieci contro undici, ha deciso di sostituirlo con Antiste, entrato al 70' come quinto e ultimo cambio per i liguri. L'allenatore italo-brasiliano, dopo la partita, ha dribblato il caso: "Non voglio parlare dei singoli, i tifosi hanno applaudito tutta la squadra perché sanno che sta dando il massimo".