Predator's PC015, già il nome basta per rendere l'idea di questa vettura super divertente da guidare. Tuta e casco a Varano de' Melegari per una giornata da vero pilota, la prima volta su una monoposto. Occasione concessa dall'Harp Racing, team di Milano nato nel 2010 e specializzato nel campionato Predator's. Una macchina da corsa a tutti gli effetti, con gomme slick, che va addomesticata con cautela ma facile da spingere al limite. Questa Predator's PC015 di margine ne ha tanto e si percepisce subito, c'è spazio per il pilota per fare la differenza.
Macchina, come detto, semplice. Piccolo briefing da parte di Luca Capolongo, fondatore e proprietario del team, e poi subito in pista. Cambio al volante e frizione da utilizzare solo in partenza. L'abitacolo è stretto, i pedali sono vicini ma una volta alla guida tutto è naturale. Il motore c'è e si sente: Yamaha “MT09” 3 cilindri 850cc – 124 Cv a 11.750 RPM – 98 Nm a 8.000 RPM. La differenza la fa il peso di soli 360 kg (a secco) e un'aerodinamica studiata in galleria del vento. Un giocattolo, ma dalle prestazioni elevatissime. Prima da prendere con le pinze, poi da addomesticare. Ci sono da scaldare le gomme prima di iniziare a spingere, bisogna prendere confidenza con la vettura che tende a scivolare parecchio. Qualche giro per capirne il comportamento, poi comincia il divertimento. Quasi 200 km/h la velocità massima, in fondo al rettilineo si sente tutta sul collo.
Sei le marce, cambio ottimo e reattivo. In inserimento la vera differenza, la Predator's è precisa anche quando si è aggressivi. Via sul cordolo, macchina che resta incollata all'asfalto. Sensazione che si percepisce soprattutto nelle due chicane veloci di Varano de' Melegari. Un auto da corsa che regala sensazioni da vero pilota. Una Formula (vincente) per tutti: un entry level di grande rispetto con costi relativamente bassi. Un campionato monomarca per divertirsi e fare esperienza, tanta.