È un José Mourinho scatenato quello che si presenta ai microfoni di Dazn dopo l'1-1 del "Maradona" col Napoli: "Non credevo di fare risultato qui, ma non perché la mia squadra non abbia giocato bene, ma perché sentivo che era difficile a quel punto, se non impossibile, ottenere un risultato positivo. Ecco perché ho festeggiato tanto - ha detto il tecnico della Roma -. A freddo posso dire che la mia squadra è stata fantastica. Sembrava di essere sull'Everest a volte... Però abbiamo avuto grande carattere, oltre a una condizione fisica e mentale assolutamente incredibile. Volevamo di più, ma abbiamo ottenuto questo".
Il meglio del repertorio il portoghese lo lascia per dopo: "Ci sono squadre che giocano per vincere lo scudetto, noi non siamo tra queste, però abbiamo il diritto di giocare per vincere le partite. Oggi invece mi è sembrato di no, che non avessimo questo diritto. Ho letto qualcosa sul fatto che il campionato sarà deciso dagli errori arbitrali contro le tre in corsa, ma si può decidere anche se gli arbitri sbagliano a favore e oggi per noi sembrava impossibile vincere questa partita. Il signor Di Paolo (il Var, ndr), per non dire di Di Bello (l'arbitro, ndr), in alcuni momenti della partita mi hanno fatto vergognare di essere lì. C'era un rosso per Zanoli, non hanno fischiato un rigore a Zaniolo e poi molto di più. Basta, vogliamo un po' di rispetto per i nostri tifosi che sono a casa. Voglio avere il diritto di giocarmela".
Infine una battuta sulla performance di Mkhitaryan, che col suo ingresso ha permesso alla Roma di alzare il baricentro e ha cambiato la partita: "Per questa ragione gioca sempre, ogni minuto. E non è mai infortunato o squalificato, quindi abbiamo pensato che oggi poteva fare qualcosa nel secondo tempo, ma non di nuovo 12 chilometri sui novanta minuti. Ieri il Leicester (avversaria in Conference League, ndr) per esempio ha cambiato nove giocatori rispetto alla partita col PSV. Abbiamo ottenuto il risultato in un modo assolutamente fantastico".