MARADONA

Maradona, all'asta la maglia della "Mano de Dios": attese offerte milionarie

Si parte mercoledì mattina: il cimelio potrebbe battere il record della maglia di Babe Ruth, ma sullo sfondo restano i dubbi sollevati dalla famiglia del Pibe de Oro

Argentina-Inghilterra 1986: la storica partita della Mano de Dios

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È tutto pronto per l'attesissima asta che assegnerà la maglia della "Mano de Dios": da mercoledì mattina fino al 4 maggio la sede londinese di Sotheby's venderà online la divisa indossata da Diego Armando Maradona nella sfida tra l'Argentina e l'Inghilterra valida per i quarti di finale dei Mondiali del 1986. Si attendono offerte da record. Si tratta della camiseta che "El Pibe de Oro" indossava quando mise a referto due reti leggendarie: una realizzata di mano ingannando l'arbitro Bennacer, un'altra al termine di un'incontenibile azione solitaria e considerata "il gol del secolo". Gli esperti di Sotheby's hanno stimato il singolo lotto della vendita tra i 4 e i 6 milioni di sterline (tra 4,8 e 7,2 milioni di euro), ma le offerte potrebbero lievitare. Il cimelio potrebbe battere il record detenuto dalla maglia dell'icona del baseball Babe Ruth, acquistata per 5,2 milioni di euro nel 2019.

Sullo sfondo dell'evento resta un "giallo" emerso nelle scorse settimane: secondo la figlia di Diego, Dalma Maradona, la maglia all'asta da Sotheby's, che era di proprietà dell'ex centrocampista inglese Steve Hodge, non sarebbe quella indossata dal padre nel secondo tempo, quando mise a segno i due gol, bensì nel primo. "Quella all’asta non è la maglia che usò nel secondo tempo, quando segnò i gol. È di quella partita, ma papà la indosso nel primo tempo - ha detto la donna a una radio argentina -. Conoscendo papà so che non ha regalato quella maglia a nessuno. Non voglio dire chi ce l’ha, io lo so e non voglio creare problemi a questa persona. Posso però affermare che all’asta non sta andando la maglia con cui mio padre segnò i gol. Voglio che la gente sappia: stanno guadagnando dei soldi con qualcosa che non è loro, è una vergogna". La casa d'aste, naturalmente, ha sempre negato e dopo ulteriori verifiche ha confermato che si tratta della maglia con cui venne realizzata quella leggendaria doppietta.

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