COPPA ITALIA

Coppa Italia, le pagelle di Juventus-Inter

 

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Juve-Fiorentina: le foto del match

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Sarà Inter-Juventus la finale di Coppa Italia 2021/2022. Dopo la vittoria di misura al Franchi, la squadra di Allegri batte la Fiorentina 2-0 nel ritorno della semifinale e conquista il pass per l'ultimo atto del torneo. Allo Stadium ritmi alti e gara tirata. Dopo un buon inizio della Viola e un paio di occasioni sbagliate da Vlahovic, Dragowski esce a vuoto e Bernardeschi (32') sblocca il match con un bel sinistro al volo. Gol che segna il match e la qualificazione. Nella ripresa la Fiorentina prova infatti a reagire, ma i bianconeri difendono il risultato, centrano un palo con Zakaria e nel recupero chiudono i conti con Danilo (94'). Ecco le nostre pagelle.

JUVENTUS
Perin 7 – Affidabilissimo portiere di Coppa, si fa trovare totalmente pronto quando arrivano minacce serie da parte dell’attacco viola. Gran parata in apertura di secondo tempo su testa di Martinez Quarta.

De Sciglio 5,5 – Prestazione macchiata da diverse superficialità in zone pericolose dalle parti della sua area, non basta per raddrizzare il giudizio su di lui qualche folata in fase di possesso.

Dal 35’ st Cuadrado 6,5 – Pochi minuti e grande contributo, con giocate di qualità culminate nell’assist per il 2-0 di Danilo.

Bonucci 7 – Le prende quasi tutte lui, soprattutto di testa in mezzo alla sua area, dove comanda con l’autorità che gli deriva dal curriculum.

De Ligt 6 – Dove non arriva il suo capitano, solo a volte arriva lui, non sempre puntuale come dovrebbe, non sempre attento nello scegliere i momenti giusti per sganciarsi.

Alex Sandro 5,5 – Soffre da pazzi la velocità e la sfrontatezza di Nico Gonzalez, anche se ormai non è così inusuale vederlo soffrire in campo.

Bernardeschi 6,5 – Dopo mezz’ora vivacchiata sulla fascia destra, diventa protagonista con il gol che determina il vantaggio della Fiorentina, sinistro al volo da giocatore di qualità.

Dal 37’ st Chiellini sv.

Zakaria 6,5 – Sostanza e sapienza in mezzo al campo, dove cattura e ripulisce palloni preziosi senza mai sprecare tempi di gioco. Quando può, tira in porta. E tira pure bene.

Danilo 7 – Facile capire come mai sia sempre apprezzato da qualunque allenatore, basta guardare la sapienza tattica con la quale occupa il ruolo di centrale di centrocampo. E poi chiude il discorso qualificazione con il bel gol del 2-0

Rabiot 7 – Sprazzi del giocatore che ci si aspettava fin dall’inizio, in campo con determinazione e reattività. La sfortuna (fuorigioco di pochi centimetri) gli toglie il gol che potrebbe dare il 2-0 alla Juve.

Vlahovic 6 – Visibilmente (e giustificatamente) nervoso, questiona frequentemente con i compagni per la qualità e il tempo dei passaggi, ma è ancora lontano da un inserimento totale nel mondo bianconero. Però lotta e crea qualche occasione da gol.

Dal 37’ st Kean sv.

Morata 6 – Solita prestazione generosa nel suo nuovo ruolo gregariale. Chilometri percorsi parecchi, giocate determinanti pochine, ma ci vuole anche quello.

Dal 21’ st Dybala 6 – Entra da seconda punta ma dà già l’impressione di essere un separato in casa, poco omogeneo al resto della squadra. Però qualche giocata la regala alla gente.

Allenatore Allegri 7 – Non si spaventa di fronte alla lista degli indisponibili, mette in campo una Juventus logica che riesce a gestire la gara in base allo scopo finale.

FIORENTINA
Dragowski 5 – Sembra in serata quando resta in piedi per negare la gioia a Vlahovic, poi si smentisce con un errore insensato che porta al vantaggio juventino di Bernardeschi.

Venuti 6 – Sicuramente condizionato dall’autogol della partita d’andata, mostra inizialmente una timidezza che non si era mai notata nelle sue prestazioni precedenti, ma nel secondo tempo si riprende e gioca come sa.

Dal 23’ st Callejon 6 – Schierato per una ventina di minuti e da terzino (sia pure falso) riesce a dare un contributo qualitativo.

Martinez Quarta 6,5 – Inserito a sorpresa per la rinuncia di Milenkovic, mette a disposizione della squadra il suo intuito e la sua reattività, non sempre si comprende con Igor ma manca l’abitudine a giocare insieme. All’inizio del secondo tempo è il primo viola ad andare vicino al gol.

Igor 6 – Aggressivo quanto basta, veloce quanto basta, si fida delle sue qualità e quasi sempre fa bene a farlo.

Biraghi 6 – Garantisce sempre un elevato standard performativo, anche se per dare davvero il massimo del contributo avrebbe bisogno di qualche palla inattiva in più per sfruttare il suo sinistro educato.

Ikonè 5 – Insolita collocazione a centrocampo nel ruolo di mezzala destra, con il suo allenatore che cerca di teleguidarlo ben sapendo che non è facile inventarsi una soluzione del genere proprio in una circostanza così importante. Perde lui la palla da cui nasce l’1-0.

Dal 35’ st Piatek sv.

Torreira 6 – Fino a quando il fisico lo tiene su, riesce a far girare la squadra nei limiti del possibile (l’avversario non era certo di comodo), potrebbe segnare un gol all’inizio, poi si deve arrendere.

Dal 1’ st Amrabat 6 – Non ha nei miei le magie di Torreira, ma prova a dare ordine in mezzo al campo con buoni risultati.

Duncan 5 – Impreciso nei passaggi, mette spesso in difficoltà i compagni di reparto con le sue scelte strane. Solitamente la sua presenza in campo è determinante, in questo caso penalizzante.

Dal 35’ st Maleh sv.

N. Gonzalez 6 – Ingaggia un duello senza esclusione di colpi con Alex Sandro sulla fascia laterale ed è un duello tra i più spettacolari della gara.

Cabral 6 – Lotta da solo in mezzo a una difesa ben schierata, è sfortunato quando respinge sulla linea di porta avversaria un tiro di Torreira, ma non si tira mai indietro.

Saponara 5,5 – Si sa che Ricky è giocatore di lampi e non di apporto continuo alla manovra, ovvio che i lampi contro la Juve allo Stadium sono molto più difficili da produrre rispetto a partite di media difficoltà.

Dal 17’ st Sottil 6 – Sua una delle occasioni più importanti proprio a un soffio dal novantesimo, forse era il caso di mettere prima.

Allenatore Italiano 5,5 – Lasciano qualche dubbio alcune scelte iniziali che poi non riescono a essere raddrizzate con il passare dei minuti.

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