MOTIVAZIONI SENTENZA

Processo plusvalenze, Tribunale Figc: "Non esiste metodo per valutazione dei calciatori"

Depositate le motivazione della sentenza che hanno portato al proscioglimento di tutti gli imputati

© ipp

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza del processo sulle plusvalenze che vedeva coinvolte, tra le altre, Juventus e Napoli. Il Tribunale Nazionale della Figc ha prosciolto tutti i dirigenti e i club coinvolti nell’indagine sulle plusvalenze perché non può esistere "il metodo di valutazione del valore del corrispettivo di cessione/acquisizione delle prestazioni sportive di un calciatore. Tale valore è dato e nasce in un libero mercato, peraltro caratterizzato dalla necessità della contemporanea concorde volontà delle due società e del calciatore interessato".

Il 15 aprile il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica aveva prosciolto tutte le società, i dirigenti e gli amministratori dei club che erano stati deferiti dalla Procura Federale per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti a quelli consentiti dai principi contabili. 

Leggi anche

Plusvalenze: Juve soddisfatta. Napoli: "Mercato salvo, Osimhen operazione ok"

Le difese dei club avevano fatto leva principalmente sull'arbitrarietà dei parametri presi in considerazione dalla Procura federale per stabilire il valore reale dei giocatori e quantificare le plusvalenze "fittizie".

LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA

Leggi anche

Caso plusvalenze, prosciolti tutti i dirigenti e le società coinvolte

Notizie del Giorno

PORTARE IL CALCIO IN AMERICA: UN SERVIZIO CHE CAMBIA LA VITA DEGLI ATLETI

TORINO, LA CONTESTAZIONE A CAIRO CONTINUA: COL MONZA STADIO VUOTO PER 45'

CRESPO STUZZICA LUKAKU: "CHIEDETE AI DIFENSORI SE SIA MEGLIO LUI O LAUTARO"

ROMA: IN GRUPPO HUMMELS, ANCORA PERSONALIZZATO PER DYBALA

LAZIO, GUENDOUZI: "VORREI TORNARE IN CHAMPIONS"