Conquistato il 10° titolo in Ligue 1, record del Saint-Etienne eguagliato, il direttore sportivo del Paris Saint-Germain Leonardo ha parlato a 360°, toccando tutti i punti caldi. A partire da Mbappé, in scadenza di contratto. "A Madrid sono sicuri da tre anni... sono troppo sicuri. Penso che Kylian dica la verità, e quando dice di essere nel mezzo di una profonda riflessione e di non saperlo ancora, io ci credo - ha dichiarato -. Penso che stia valutando qual è la decisione migliore per lui. Sa che quello che vogliamo è averlo qui, è il pupillo di tutti, ha tante caratteristiche insieme che fanno di lui il migliore. Prenderà la sua decisione insieme a noi, il rapporto è sempre molto buono". Sul dualismo Donnarumma-Navas: "La situazione era chiara per tutti fin dall'inizio, poteva essere più o meno difficile da gestire. E' vero che avevamo un portiere che stava facendo benissimo come Navas, uno dei migliori al mondo. Donnarumma è diventato uno dei portieri più forti al mondo a 22 anni e secondo me era un'operazione da fare, anche se avevamo già un portiere del livello di Navas. E' stata fatta una scelta, si è cercato di dare a entrambi una certa continuità. Forse se avessimo superato il turno questa situazione poteva essere positiva, invece per una sconfitta questa difficoltà si è evidenziata. I due giocatori sanno tutto e questa è sempre stata una situazione chiara per loro. Se c'è una soluzione che è la migliore per tutti, non avremo problemi a prendere una decisione. Il rapporto con loro è molto chiaro e diretto".
Secondo i media, il titolo conquistato non basterà a Pochettino per rimanere in panchina anche la prossima stagione. "Mauricio ha ancora un anno di contratto, è normale che a fine stagione si parli per capire la volontà di ognuno - ha spiegato il dirigente brasiliano a Sky Sport -. E' stata una stagione un po' pesante per tutti, la cosa più importante era chiudere positivamente questo campionato. Altri anni dopo una sconfitta pesante in Champions ci sono stati crisi di risultati, quest'anno i risultati non sono mancati. Siamo campioni di Francia per la decima volta, tutto il resto lo vedremo con calma".
L'eliminazione in Champions League contro il Real Madrid è ancora una ferita aperta, con la tifoseria sul piede di guerra e che si è rifiutata di festeggiare con la squadra. "L'ambiente? Sì, è un po' surreale, difficile, anche se vorrei rimarcare che tutte le manifestazioni che hanno fatto i tifosi sono state tutte senza violenza. E' vero che vivere un ambiente diviso allo stadio è tutto il contrario di quello che uno vorrebbe, sarebbe bello condividere questa grande gioia tra i tifosi e la squadra. Purtroppo dopo la sconfitta con il Real Madrid c'è stata una sofferenza generale che ha portato a questa situazione. Questa divisione non è stata solo oggi, è più o meno da un mese che il clima è simile. I tifosi hanno preso una posizione, penso che queste cose vadano capite profondamente, per comprendere esattamente le motivazioni. Ciò che noi vogliamo è un clima opposto a questo".