L'ex campione di tennis Boris Becker è stato condannato a due anni e mezzo di prigione per bancarotta fraudolenta. Ad inizio mese Becker, 54 anni, era stato giudicato colpevole dalla Southwark Crown Court di quattro dei 24 reati a lui contestati nel processo per fallimento dichiarato nel 2017. Oggi il tribunale londinese ha stabilito l'entità della condanna che dovrà scontare. L'ex campione tedesco è già in carcere.
Il fallimento di Becker è derivato da un prestito di 4,6 milioni di euro da una banca privata nel 2013, oltre a circa 1,6 milioni di dollari presi in prestito da un uomo d'affari britannico l'anno successivo, secondo la testimonianza al processo. In tribunale, Becker, ha detto che i suoi 50 milioni di dollari di guadagni in carriera erano stati inghiottiti da un "divorzio costoso" e dai debiti quando ha perso gran parte del suo reddito dopo il pensionamento. Becker è diventato famoso nel 1985 all'età di 17 anni, quando è diventato il primo giocatore non testa di serie a vincere il titolo di Wimbledon in singolare e in seguito è salito al numero 1 della classifica. Vive in Gran Bretagna dal 2012.
Becker è stato riconosciuto colpevole di aver nascosto milioni di sterline in beni, inclusi i due trofei vinti a Wimbledon, per evitare di pagare i debiti accumulati - circa 60 milioni di euro - nel corso degli anni nonostante un tenore di vita mantenutosi a livelli altissimi (doppio divorzio compreso).
Il tedesco, che nel 2002 era stato condannato per evasione fiscale in Germania, si è presentato al Southwark Crown Court di Londra assieme alla compagna Lilian de Carvalho Monteiro per assistere alla decisione sulla detenzione. Il suo avvocato in aula lo ha difeso: "Becker non ha letteralmente nulla, è caduto in disgrazia. Questi procedimenti hanno distrutto la sua carriera e messo fine a qualsiasi prospettiva. La sua reputazione è a brandelli e dovrà fare affidamento sugli altri".