A margine dello svelamento del quadro del 'Quarto Stato' che sarà esposto a Palazzo Vecchio a Firenze fino al prossimo 30 giugno, il sindaco di Milano Beppe Sala ha detto la sua sull'ipotesi che il Milan possa costruire il nuovo stadio a Sesto San Giovanni e non all'interno del comune milanese. "Credo che noi arriveremo ad autorizzare il nuovo stadio con i nostri tempi, che non sono neanche dipendenti dalla mia volontà - ha detto il primo cittadino del capoluogo lombardo -. Il dibattito pubblico è previsto dalla legge, purtroppo le leggi non le faccio io, capisco che bisogna chiedere alle squadre di pazientare ancora ma è così. Ormai dopo questo lungo processo siamo vicino alla conclusione del tutto, quindi spero che abbiano un altro po’ di pazienza e che tutto si concluda al meglio".
La firma per l'acquisto del Milan è ormai dietro l'angolo e Investcorp avrebbe già preso la propria decisione in merito al nuovo stadio: addio a San Siro. L’ipotesi che il nuovo stadio possa nascere fuori Milano si fa sempre più concreta. La preferenza che Milan e Inter hanno è quella dell’ex area Falck di Sesto San Giovanni, con il terreno che sarebbe di proprietà dei club e non più in concessione. Il progetto sarà condotto ancora assieme all’Inter, a meno che non ci sia qualche tentennamento da parte dei nerazzurri.
"Ogni giorno che passa l’ipotesi che il nuovo stadio di Inter e Milan venga realizzato fuori Milano diventa sempre più realistica" le parole del presidente del Milan Scaroni di un paio di giorni fa. Chiaro segnale di come il piano B stia sempre più diventando il piano A. Senza la demolizione del Meazza e la costruzione del tunnel sotterraneo, i due club hanno calcolato un risparmio di 150 milioni di euro, una bella cifra.
Rimane viva anche una seconda ipotesi, quella che il Milan si costruisca da solo un proprio stadio fuori da Milano, dal punto di vista finanziario meno redditizio nel medio periodo: il ritorno di uno stadio realizzato da entrambi i club permetterebbe di guadagnare in un orizzonte temporale molto più ristretto, 4-5 anni, rispetto a un progetto solitario, tutto da zero, con guadagni attesi solo dopo 10-12 anni. Come riporta la Gazzetta dello Sport, un altro scenario per i nerazzurri sarebbe la ristrutturazione dell’attuale San Siro, ma solo se dovessero cambiare le condizioni economiche. Altrimenti anche l’Inter guarderebbe altrove.